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mercoledì 14 settembre 2016

Riordino ospedaliero e giochi antichi. In Sicilia inizia il solito gioco dei politici: nè il governatore nè l'assessore sanno nulla

Il piano di riordino della rete ospedaliera continua ad alimentare polemiche su polemiche. E' stato predisposto dalla Regione per recepisce il decreto Balduzzi che prevede tagli di pronto soccorso, chiusura di reparti e riduzione di posti letto in alcuni ospedali.
Come era ovvio in Sicilia esso ha già innescato un vespaio di reazioni ed è stato addirittura disconosciuto dal Governatore Rosario Crocetta che parla di “indiscrezioni giornalistiche”.
A Niscemi, comune di 28 mila anime in provincia di Caltanissetta, il sindaco Franco La Rosa ha occupat il pronto soccorso che rischia la chiusura.
A Cefalù, dove l’ospedale Giglio rischia di essere ‘declassato’, i dipendenti sono in stato di agitazione ed hanno scritto una lettera a Papa Francesco. 
Pure i vescovi siciliani si sono schierati dalla parte dei cittadini esprimendo preoccupazione “per il depotenziamento delle strutture sanitarie” e s augurano che “i criteri di riorganizzazione della sanità siano ispirati alla dignità della persona umana, salvaguardando le zone disagiate e periferiche”.
L’assessore Baldo Gucciardi (Pd) cerca di gettare acqua sul fuoco e parla di avvio di un’interlocuzione con Roma e della necessità di un confronto a tutti i livelli. 


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