Gli americani hanno bombardato ed ucciso alcune decine di
soldati siriani che combattevano contro l'ISIS ed i guerriglieri anti governativi
(addestrati questi ultimi dagli Usa). Il Pentagono ha subito dichiarato che è
stato un errore.
Errore
?
In quell’area si sta giocando una partita a scacchi molto rischiosa.
Mosca
tenta da tempo –dalla fine dell’Urss- di riguadagnare spazio e peso geopolitico
in particolare proprio in Medio Oriente dove – complice il disorientamento occidentale
seguito ai disastri di Bush e all’immobilismo di Obama successivo alle
Primavere Arabe -, sfruttando la crisi siriana sta conseguendo successi
notevoli.
L’Occidente è di contro ingabbiato.
Il
principale alleato in Medio Oriente degli Stati Uniti – e di riflesso
dell’intero Occidente – è l’Arabia Saudita, il paese che dà l’interpretazione fondamentalista e fanatica
della religione musulmana, cioè il sunnismo salafita nella
versione wahabita.
L'interpretazione salafita è proprio essa
la radice stessa dei movimenti
terroristici islamici che insanguinano il mondo. L’Isis di chi è figlio quindi ?
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