Stando ai sondaggi
In Spagna gli indecisi sono ancora tanti, ma gli esiti dei sondaggi difficilmente cambieranno. Il giorno dopo le elezioni gli spagnoli continueranno ad avere gli stessi problemi:
disoccupazione,
precariato,
salari bassi,
scarsa produttività,
speculazione immobiliare,
sfratti,
tagli all’istruzione e alla sanità,
povertà e disuguaglianza in aumento,
scarsa sicurezza,
corruzione politica,
instabilità istituzionale
e un conflitto costituzionale con la Catalogna.
Dovranno quindi tornare a votare per le elezioni politiche per la terza volta nell’arco di un anno ?
Gli elettori che oggi si recano alle urne dovranno tenere conto di alcuni cambiamenti, nel frattempo verificatisi secondo alcuni politologi : “il sorpasso di Podemos sui socialisti sarebbe gia' avvenuto, il centro è più debole e lo scenario politico si è polarizzato. Gli spagnoli sono passati dall’illusione della facilita' dei loro problemi all’astio”.
Gli ULTIMI SONDAGGI
Sulle intenzioni di voto, gli analisti elettorali concordano che il Psoe ( socialisti) si mantiene forte al sud della Spagna, che il Pp ( Partito popolare) ha guadagnato territorio al centro e che Unidos Podemos è leader in Galizia, Euskadi, Catalogna, Madrid, Valencia e le Canarie.
Le previsioni: PP avrà tra 6,7 e 7,3 milioni di voti, Unidos Podemos tra 5,5 e 6,2 milioni, Psoe tra 4,7 e 5,4 milioni e Ciudadanos tra 3 e 3,7 milioni. Nonostante il flusso di voti, il Pp si è fermato e la coalizione di sinistra sembra potere superare il Psoe.
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