L'Europa degli ultimi anni non entusiasma, appare governata da gente che trova gusto a legiferare su stranezze e cavillii piuttosto che su problemi veri che, se risolti, facciano vivere meglio la gente.
Non entusiasma questa Europa gestita da burocrati, eppure e' la piu' grande idea ed il piu' grande progetto che il XX secolo ci ha lasciato.
Qualche decennio fa' dirsi europeisti era motivo di fierezza e di orgoglio. Noi italiani, noi siciliani avevamo nei confronti dell'Europa molti debiti e continuiamo ad averne: milioni di nostri lavoratori e loro famiglie a cominciare dagli anni sessanta hanno potuto iniziare una nuova vita in seno a realta' produttive lontane dalla terra di origine che le hanno accolte e dove ancora adesso sono bene inseriti.
Eppure, oggi, questa Europa non piace piu'. La gente rispetto alla grande idea dell'Europa si distingue fra quella a cui nettamente non piace e ne vorrebbe uscire e quella a cui non piace e decide di restarvi di malanimo.
Quale la causa di questo malanimo ? Perche' mai nessuno si sente accanitamente favorevole all'idea europeista ?
Ci sono buoni motivi per essere accanitamente europeisti a cominciare dal fare mente locale su molte circostanze che diamo per scontate ma che tali non sono.
L’Europa può rivendicare l’affermazione della società migliore nella storia dell’umanità. Noi europei viviamo più a lungo, non combattiamo più guerre sul nostro territorio (l'ultima stupidagine l'ha fatta D'Alema autorizzando il bombardamento di una citta' meravigliosa come e' Belgrado) e ci prendiamo cura dei poveri, dei malati e degli anziani molto meglio di qualsiasi altra società. Tutto cio' con le mille carenze del nostro Servizio Sanitario Nazionale.
Oggi molti dei confini aperti con Schengen sono semi-chiusi: per anni si è potuto saltare sui treni e salire sugli aerei pochi minuti dalla partenza, ma a causa dei recenti attacchi terroristicib, ci si deve presentare con mezzora di anticipo per passare attraverso il metal detector.
Nonostante questo, l’Europa si è avvicinata al miracolo della libera circolazione transfrontaliera di merci e di persone molto più di quasi qualsiasi altra regione nella storia dell'umanita'.
Questi fatti li diamo per scontati. Ma tali non sono.
Se l’Europa verrà costruita, verrà costruita a pezzettini, a partire dalla base e beneficiando delle differenze nazionali, piuttosto che cercando di cancellarle. Si tratta di una visione modesta ma è la più ottimistica che l’Europa possa permettersi al momento. Momento che non e' fra i piu' felici a causa di uno strano e deplorevole nazionalismo di ritorno mescolato all'odio nei confronti dei diversi.
L'Europa e' una grande idea, va perseguita nonostante essa oggi ci appare il prodotto della peggiore burocrazia.
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