C’è qualcosa di grottesco nella reazione del premier e della
sua corte dei miracoli alle difficoltà parlamentari.
Dal Giappone il capo fa la ramanzina ai sindaci, mentre
Serracchiani e Boschi minacciano i dissidenti. “Chi non vuole le riforme ci
consegna a Grillo e alla Lega”.
Ma come? Loro rompono con Cgil e Fiom, storico
serbatotio elettorale della siniustra. Poi si fanno odiare dall’intero corpo
insegnante. Impongono una riforma della Rai che peggiora la Gasparri. Aprono la
crisi a Roma e in Sicilia ma poi si spaventano e rinviano. Salvano “la casta” a
seconda delle convenienze (Azzolini sì, Genovese no). E poi accusano qualcun
altro di consegnare il paese a Grillo e Salvini?
GIORGIO BENVENUTO, già segretario generale UIL
Odissea alla stazione Termini.
1500 persone vi hanno passato la notte per il nubifragio di Firenze.
ANTONIO CALABRO', giornalista
La vita low
cost nel Vaticano di Papa Francesco: niente auto blu né ristoranti di lusso né
abiti costosi.
La Curia sotto stress in nome di austerità e semplicità.
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