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martedì 2 novembre 2021

Contessa Entellina. Quella domenica di cinquantatre anni fa

   Estratti dalla  

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE 

D'INCHIESTA SULL'ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI PER LA RICOSTRUZIONE 

E LA RIPRESA SOCIO - ECONOMICA DEI TERRITORI DELLA VALLE DEL BELICE 

COLPITI DAI TERREMOTI DEL GENNAIO 1968 

(Istituita con legge 30 marzo 1978, n. 96)  

Prima parte pubblicata Pigiare qui)   Seconda parte pubblicata (Pigiare qui)   Terza parte pubblicata (Pigiare qui)   Quarta parte pubblicata (Pigiare qui)   Quinta parte pubblicata (Pigiare qui)   Sesta parte  pubblicata (Pigiare qui)   Settima parte pubblicata (Pigiare qui)   Ottava parte pubblicata (Pigiare qui)   Nona parte pubblicata (Pigiare qui) Decima parte (Pigiare qui) Undicesima parte (Pigiare qui) Dodicesima parte (Pigiare qui) Tredicesima parte (Pigiare qui)Quattordicesima parte (Pigiare qui)Quindicesima parte (Pigiare qui)Sedicesima parte (Pigiare qui), Diciassettesima parte (Pigiare qui)Diciottesima parte (Pigiare qui), Diciannovesima parte (Pigiare qui). Ventesima parte (Pigiare qui), Ventunesima parte (Pigiare qui), Ventiduesima parte (Pigiare qui), Ventitreesima parte (Pigiare qui), Ventiquattresima parte (Pigiare qui), Venticinquesima parte (Pigiare qui), Ventiseiesima parte (Pigiare qui), Ventottesima parte (Pigiare qui), Ventinovesima parte (Pigiare qui) Trentesima parte (Pigiare qui)


CAPITOLO IX 

LA FORNITURA DI ELETTRICITÀ' 

Indagini compiute dalla Commissione. 
La Commissione ha svolto gli accertamenti ritenuti necessari avvalendosi della collaborazione di un perito, acquisendo documenti dagli enti pubblici competenti (Ispettorato ENEL e Comuni interessati) e procedendo a due audizioni del Direttore dell'ENEL per il Compartimento di Palermo, ing. Edy Finardi. 

Situazione generale. 
Il sistema delle reti elettriche in Sicilia è impostato su quattro livelli di tensione: linea a 380 KV per il collegamento con il continente (ancora da mettere in esercizio), linee a 220 KV destinate a costituire l'anello principale di alimentazione dell'intera isola, linee a 150 KV costituenti gli anelli secondari di alimentazione di cabine primarie di trasformazione e linee a 70 KV formanti le reti vere e proprie di trasporto dell'energia elettrica da punto a punto della regione. 
Sono in corso di costruzione gli elettrodotti a 220 KV a Santa Ninfa, Partanna, Ragusa a chiusura dell'anello principale, le stazioni di trasformazione 220/150 KV di Partanna e Ragusa, ciascuna con potenza installata di 320 MVA e la stazione di smistamento 220 KV di Partinico. 
Le immagini che riportiamo
non sempre atengono a Contessa
Entellina
Il servizio elettrico nella Sicilia occidentale ed in particolare nelle zone terremotate è in corso di potenziamento con la costruzione di 3 cabine primarie, alimentate da linee a 150 KV, per la trasformazione della corrente a 20 KV: a Paoeco, potenza installata a 50 MVA; a Castelvetrano, potenza installata 50 MVA; a S. Carlo, potenza installata 25 MVA. 
In generale può dirsi che tra il 1963 ed il 1979 la elettrificazione della Sicilia ha fruito di un incremento che si è tradotto in una triplicazione della consistenza degli impianti (lunghezza di linee, cabine e potenze installate) a fronte di un raddoppio delle utenze e pertanto con un miglioramento sicuro della qualità dei servizi prestati. 

Interventi nel settore dei servizi elettrici. 

^ - In questo quadro di progressivo miglioramento della situazione generale in fatto di servizi elettrici, si inseriscono gli interventi, conse- guenti all'evento sismico del gennaio 1968, nelle zone disastrate della Sicilia occidentale. Tali interventi si sviluppano in tre fasi: 
— la prima di riparazione degli impianti danneggiati e di distribuzióne, con sistemi provvisori, dell'energia alle tendopoli degli sfollati; 
— la seconda, di costruzione delle linee e delle cabine per la fornitura dell'energia elettrica agli abitanti delle baraccopoli con sistemi sufficientemente sicuri (cabine in prefabbricati, reti di distribuzione in cavi interrati, derivazioni in colonnine stradali pressofuse in lega di alluminio) e con dotazioni di potenza adeguate (4 Kw per alloggio), nonché per gli allacciamenti alle rete ENEL degli impianti di illuminazione pubblica, sempre all'interno degli insediamenti di baracche, realizzati a cura del Provveditorato regionale alle opere pubbliche di Palermo; 
— la terza fase, di esecuzione delle reti di distribuzione e degli impianti di pubblica illuminazione nei nuovi centri di insediamento delle popolazioni dei Comuni, totalmente o parzialmente da trasferire (complessivamente 14 Comuni e per una popolazione di 48-50 mila abitanti). In effetti l'intervento dell'ENEL per la costruzione degli impianti nei nuovi centri attuato mediante affidamenti in concessione da parte dell'Ispettorato generale per le zone terremotate (a termine dell'art. 16 della legge 18 marzo 1968, n. 241), ha avuto inizio dopo l'aprile del 1973 (epoca in cui fu definito il disciplinare di concessione) ed è stato limitato in 10 dei 14 nuovi insediamenti — estendendosi all'undicesimo (nuovo abitato di Calatafimi) solo nell'ottobre dello scorso anno — con l'esclusione peraltro delle opere murarie (cabine di trasformazione, canalizzazioni e pozzetti, blocchi di fondazione dei pali della pubblica illuminazione) e della posa in opera dei cavi a media tensione (MT) di collegamento tra le cabine, lavori eseguiti a cura dell'Ispettorato suddetto. L'esecuzione degli impianti nei singoli nuovi centri è avvenuta per stralci successivi, tranne per Vita e Salemi per i quali l'affidamento è stato assentito in unica soluzione. 
La progettazione, salvo che per il nuovo abitato di Camporeale dove il progetto è stato curato dall'ENEL, era stata predisposta, per incarico dell'Ispettorato, dall'ISES. 

Si riporta l'elenco degli affidamenti dei lavori all'ENEL assentiti dall'Ispettorato, nella loro successione nel tempo 1973-1979, così come compilato nella relazione dell'ing. Rizzi, da cui sono tratte anche le altre suesposte notizie. 
                
Anno 1973.                                 Importo lire 
Vita - progetto generale                     177.898.000

Anno 1976. 
Camporeale 1° stralcio .                      94.000.000 
Gibellina 1° stralcio                             74.100.000 
Gibellina 2° stralcio                            162.000.000 
Partanna 1° stralcio                         186.650.000 
Poggioreale 1° stralcio                       93.217.485 
Salaparuta 1° stralcio                        105.000.000 
Menfi 1° stralcio . . . . . . . . . . .           205.000.000 
Sambuca di Sicilia 1° stralcio . . .   . 70.500.000 
S. Margherita Belice 1° stralcio .        220.000.000 

Totale . .                                     . 1..210.467.485

 Anno 1977.                                 Importo lire 
Gibellina 3° stralcio                     53.000.000 

Anno 1978. 
Menfi 2° stralcio                       140.000.000 

Anno 1979 (a partire dal 19 aprile). 
Camporeale 2° stralcio (complet.) . . . . . . 124.831.000 
Gibellina 4° stralcio (complet.) . . . . . . .     863.160.000 
Partanna 2° stralcio (complet.)               859.477.915 
Poggioreale 2° stralcio (complet.) . . .    389.142.822 
Salaparuta 2° stralcio (complet.)             627.162.145 
Salemi progetto generale                         954.406.200 
Menfi 3° stralcio (complet.)                     613.179.400 
Sambuca di Sicilia 2° stralcio (complet.) ... . 239.540.000 
 Totale . . .                                                   4.670.899.482 
 Totale generale . . .                                6.192.264.967 

 Da questo svolgimento nel tempo degli interventi si trae la prima immediata osservazione nel senso del ritardo e della episodicità della azione pubblica per la realizzazione dei servizi elettrici nei nuovi siti degli abitati da trasferire. Infatti, se negli anni 1974 e 1975 vi sono dei vuoti operativi, qualche cosa si è cominciato a fare negli anni 1973-1977- 1978; mentre gli interventi più consistenti sono avvenuti nel 1976 e nel 1979. 

Stato attuale della consistenza del servizio elettrico.

Nel prospetto delle pagg. 342-343 viene riepilogato l'iter di ciascun intervento nei singoli 10 Comuni, oggetto dell'indagine e tra i quali sono compresi quelli più gravemente colpiti dal sisma, con la situazione di avanzamento delle opere al 30 settembre 1980. Dall'esame del prospetto si desume che in tre dei 10 Comuni, sempre per quanto riguarda gli insediamenti nei nuovi siti, gli interventi dell'ENEL sono ancora da completare per una consistenza apprezzabile delle opere relative alle utenze private e cioè a Camporeale, Salemi e S. Margherita Belice — con l'aggravante di sospensioni in atto (alla data suindicata) a Camporeale ed a S. Margherita Belice —. Inoltre nei nuovi centri di Camporeale, Gibellina e Salemi sono da completare gli impianti di illuminazione pubblica nella misura rispettivamente del 70 per cento (con lavori sospesi), 80 per cento (ciò nonostante, la data di ultimazione è prevista al 15 febbraio 1981) e 60 per cento (data di ultimazione prevista al 31 dicembre 1980 e perciò, oggi dovrebbero risultare ultimati). Infine, con altro prospetto (pag. 344) formato con elementi tratti sempre dalla relazione dell'ing. Rizzi, si dà conto della consistenza dei servizi elettrici previsti nei nuovi centri di insediamento — che sostituiscono in parte o in tutto i vecchi abitati dei 10 Comuni — od anche dei servizi elettrici nella parte dei vecchi centri rimasti in sito. Per quanto riguarda i nuovi centri, il dimensionamento dei servizi è previsto con larghezza. Infatti, nella massima parte dei nuovi centri la potenza elettrica installata è tale da poter far fronte ad una richiesta di consumi, nei momenti di punta, maggiore di quella che si verifica mediamente nell'isola e, tranne che a Partanna, a Salemi e S. Margherita Belice, maggiore anche del valore medio della richiesta nazionale. Questo è il significato dei numeri riportati nelle ultime due colonne del prospetto (allegato n. 2), sopraricordato. In effetti solo a S. Margherita Belice — dove però la potenza installata per abitante è pressoché uguale alla corrispondente media nell'isola (0,4x0,8 = 0,32 KVA/abitante in confronto a 0,326 KVA/abitante che è il valore medio in Sicilia) — il servizio elettrico realizzato potrebbe, nei prossimi anni, aver bisogno di un ulteriore potenziamento. Dagli stessi dati della relazione dell'ing. Rizzi si desume che anche gli impianti di illuminazione pubblica (come potenza da impiegare per detti impianti, in rapporto agli abitanti del nuovo centro) sono largamente rispondenti allo scopo ed, in alcuni casi, può ben dirsi che siano sovradimensionati. Dalla 3a colonna del prospetto di pag. 346 si desume invece, che nei vecchi centri (ovvero nella parte rimasta in sito dei Comuni parzialmente trasferiti) la potenza installata prevista per i servizi elettrici, in rapporto agli abitanti cui gli stessi sono destinati, è generalmente inferiore alla media nazionale e nel caso dei comuni di Camporeale, Salemi, Menfi e Sambuca di Sicilia, anche alla media siciliana. Quanto sopra suggerirebbe di meglio equilibrare la distribuzione della energia tra i nuovi e vecchi centri dello stesso Comune. Per quanto riguarda il comune di Calatafimi si trae l'informazione che — come si è già accennato — solo nel corso del 1980 si è pervenuti all'affidamento dei lavori in concessione all'ENEL sulla base di un progetto che prevede la installazione nel nuovo centro di n. 8 cabine di trasformazione con una potenza complessiva di 3.200 KVA. Anche per questo centro gli impianti risultano dimensionati con i criteri adottati per gli altri Comuni, presumendosi perciò che i servizi elettrici saranno anche in questo caso adeguati ai bisogni. (334)

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