Estratti dalla
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE
D'INCHIESTA SULL'ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI PER LA RICOSTRUZIONE
E LA RIPRESA SOCIO - ECONOMICA DEI TERRITORI DELLA VALLE DEL BELICE
COLPITI DAI TERREMOTI DEL GENNAIO 1968
(Istituita con legge 30 marzo 1978, n. 96)
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CAPITOLO IX
LA FORNITURA DI ELETTRICITÀ'
Indagini compiute dalla Commissione.
La Commissione ha svolto gli accertamenti ritenuti necessari avvalendosi della collaborazione di un perito, acquisendo documenti
dagli enti pubblici competenti (Ispettorato ENEL e Comuni interessati)
e procedendo a due audizioni del Direttore dell'ENEL per il Compartimento di Palermo, ing. Edy Finardi.
Situazione generale.
Il sistema delle reti elettriche in Sicilia è impostato su quattro livelli
di tensione: linea a 380 KV per il collegamento con il continente (ancora
da mettere in esercizio), linee a 220 KV destinate a costituire l'anello
principale di alimentazione dell'intera isola, linee a 150 KV costituenti
gli anelli secondari di alimentazione di cabine primarie di trasformazione
e linee a 70 KV formanti le reti vere e proprie di trasporto dell'energia
elettrica da punto a punto della regione.
Sono in corso di costruzione
gli elettrodotti a 220 KV a Santa Ninfa, Partanna, Ragusa a chiusura dell'anello principale, le stazioni di trasformazione 220/150 KV di Partanna
e Ragusa, ciascuna con potenza installata di 320 MVA e la stazione di
smistamento 220 KV di Partinico.
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Le immagini che riportiamo non sempre atengono a Contessa Entellina |
Il servizio elettrico nella Sicilia occidentale ed in particolare nelle
zone terremotate è in corso di potenziamento con la costruzione di 3
cabine primarie, alimentate da linee a 150 KV, per la trasformazione della
corrente a 20 KV: a Paoeco, potenza installata a 50 MVA; a Castelvetrano,
potenza installata 50 MVA; a S. Carlo, potenza installata 25 MVA. In generale può dirsi che tra il 1963 ed il 1979 la elettrificazione
della Sicilia ha fruito di un incremento che si è tradotto in una triplicazione della consistenza degli impianti (lunghezza di linee, cabine e potenze installate) a fronte di un raddoppio delle utenze e pertanto con un
miglioramento sicuro della qualità dei servizi prestati.
Interventi nel settore dei servizi elettrici.
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In questo quadro di progressivo miglioramento della situazione
generale in fatto di servizi elettrici, si inseriscono gli interventi, conse- guenti all'evento sismico del gennaio 1968, nelle zone disastrate della
Sicilia occidentale.
Tali interventi si sviluppano in tre fasi:
— la prima di riparazione degli impianti danneggiati e di distribuzióne, con sistemi provvisori, dell'energia alle tendopoli degli sfollati;
— la seconda, di costruzione delle linee e delle cabine per la fornitura dell'energia elettrica agli abitanti delle baraccopoli con sistemi
sufficientemente sicuri (cabine in prefabbricati, reti di distribuzione in
cavi interrati, derivazioni in colonnine stradali pressofuse in lega di alluminio) e con dotazioni di potenza adeguate (4 Kw per alloggio), nonché
per gli allacciamenti alle rete ENEL degli impianti di illuminazione pubblica, sempre all'interno degli insediamenti di baracche, realizzati a cura
del Provveditorato regionale alle opere pubbliche di Palermo;
— la terza fase, di esecuzione delle reti di distribuzione e degli
impianti di pubblica illuminazione nei nuovi centri di insediamento delle
popolazioni dei Comuni, totalmente o parzialmente da trasferire (complessivamente 14 Comuni e per una popolazione di 48-50 mila abitanti).
In effetti l'intervento dell'ENEL per la costruzione degli impianti
nei nuovi centri attuato mediante affidamenti in concessione da parte
dell'Ispettorato generale per le zone terremotate (a termine dell'art. 16
della legge 18 marzo 1968, n. 241), ha avuto inizio dopo l'aprile del 1973
(epoca in cui fu definito il disciplinare di concessione) ed è stato limitato
in 10 dei 14 nuovi insediamenti — estendendosi all'undicesimo (nuovo
abitato di Calatafimi) solo nell'ottobre dello scorso anno — con l'esclusione peraltro delle opere murarie (cabine di trasformazione, canalizzazioni e pozzetti, blocchi di fondazione dei pali della pubblica illuminazione) e della posa in opera dei cavi a media tensione (MT) di collegamento tra le cabine, lavori eseguiti a cura dell'Ispettorato suddetto.
L'esecuzione degli impianti nei singoli nuovi centri è avvenuta per
stralci successivi, tranne per Vita e Salemi per i quali l'affidamento è
stato assentito in unica soluzione.
La progettazione, salvo che per il nuovo abitato di Camporeale dove
il progetto è stato curato dall'ENEL, era stata predisposta, per incarico
dell'Ispettorato, dall'ISES.
Si riporta l'elenco degli affidamenti dei lavori all'ENEL assentiti
dall'Ispettorato, nella loro successione nel tempo 1973-1979, così come
compilato nella relazione dell'ing. Rizzi, da cui sono tratte anche le altre
suesposte notizie.
Anno 1973.
Importo
lire
Vita - progetto generale 177.898.000
Anno 1976.
Camporeale 1° stralcio . 94.000.000
Gibellina 1° stralcio 74.100.000
Gibellina 2° stralcio 162.000.000
Partanna 1° stralcio 186.650.000
Poggioreale 1° stralcio 93.217.485
Salaparuta 1° stralcio 105.000.000
Menfi 1° stralcio . . . . . . . . . . . 205.000.000
Sambuca di Sicilia 1° stralcio . . . . 70.500.000
S. Margherita Belice 1° stralcio . 220.000.000
Totale . . . 1..210.467.485
Anno 1977.
Importo
lire
Gibellina 3° stralcio 53.000.000
Anno 1978.
Menfi 2° stralcio 140.000.000
Anno 1979 (a partire dal 19 aprile).
Camporeale 2° stralcio (complet.) . . . . . . 124.831.000
Gibellina 4° stralcio (complet.) . . . . . . . 863.160.000
Partanna 2° stralcio (complet.) 859.477.915
Poggioreale 2° stralcio (complet.) . . . 389.142.822
Salaparuta 2° stralcio (complet.) 627.162.145
Salemi progetto generale 954.406.200
Menfi 3° stralcio (complet.) 613.179.400
Sambuca di Sicilia 2° stralcio (complet.) ... . 239.540.000
Totale . . . 4.670.899.482
Totale generale . . . 6.192.264.967
Da questo svolgimento nel tempo degli interventi si trae la prima
immediata osservazione nel senso del ritardo e della episodicità della
azione pubblica per la realizzazione dei servizi elettrici nei nuovi siti
degli abitati da trasferire. Infatti, se negli anni 1974 e 1975 vi sono dei
vuoti operativi, qualche cosa si è cominciato a fare negli anni 1973-1977-
1978; mentre gli interventi più consistenti sono avvenuti nel 1976 e
nel 1979.
Stato attuale della consistenza del servizio elettrico.
Nel prospetto delle pagg. 342-343 viene riepilogato l'iter di ciascun intervento nei singoli 10 Comuni, oggetto dell'indagine e tra i quali sono
compresi quelli più gravemente colpiti dal sisma, con la situazione di
avanzamento delle opere al 30 settembre 1980.
Dall'esame del prospetto si desume che in tre dei 10 Comuni, sempre per quanto riguarda gli insediamenti nei nuovi siti, gli interventi
dell'ENEL sono ancora da completare per una consistenza apprezzabile
delle opere relative alle utenze private e cioè a Camporeale, Salemi e
S. Margherita Belice — con l'aggravante di sospensioni in atto (alla data
suindicata) a Camporeale ed a S. Margherita Belice —. Inoltre nei nuovi
centri di Camporeale, Gibellina e Salemi sono da completare gli impianti
di illuminazione pubblica nella misura rispettivamente del 70 per cento
(con lavori sospesi), 80 per cento (ciò nonostante, la data di ultimazione è
prevista al 15 febbraio 1981) e 60 per cento (data di ultimazione prevista
al 31 dicembre 1980 e perciò, oggi dovrebbero risultare ultimati).
Infine, con altro prospetto (pag. 344) formato con elementi tratti
sempre dalla relazione dell'ing. Rizzi, si dà conto della consistenza dei
servizi elettrici previsti nei nuovi centri di insediamento — che sostituiscono in parte o in tutto i vecchi abitati dei 10 Comuni — od anche
dei servizi elettrici nella parte dei vecchi centri rimasti in sito.
Per quanto riguarda i nuovi centri, il dimensionamento dei servizi
è previsto con larghezza. Infatti, nella massima parte dei nuovi centri la
potenza elettrica installata è tale da poter far fronte ad una richiesta
di consumi, nei momenti di punta, maggiore di quella che si verifica
mediamente nell'isola e, tranne che a Partanna, a Salemi e S. Margherita
Belice, maggiore anche del valore medio della richiesta nazionale. Questo
è il significato dei numeri riportati nelle ultime due colonne del prospetto
(allegato n. 2), sopraricordato. In effetti solo a S. Margherita Belice —
dove però la potenza installata per abitante è pressoché uguale alla corrispondente media nell'isola (0,4x0,8 = 0,32 KVA/abitante in confronto
a 0,326 KVA/abitante che è il valore medio in Sicilia) — il servizio elettrico realizzato potrebbe, nei prossimi anni, aver bisogno di un ulteriore
potenziamento.
Dagli stessi dati della relazione dell'ing. Rizzi si desume che anche
gli impianti di illuminazione pubblica (come potenza da impiegare per
detti impianti, in rapporto agli abitanti del nuovo centro) sono largamente rispondenti allo scopo ed, in alcuni casi, può ben dirsi che siano
sovradimensionati.
Dalla 3a
colonna del prospetto di pag. 346 si desume invece, che nei
vecchi centri (ovvero nella parte rimasta in sito dei Comuni parzialmente trasferiti) la potenza installata prevista per i servizi elettrici, in
rapporto agli abitanti cui gli stessi sono destinati, è generalmente inferiore alla media nazionale e nel caso dei comuni di Camporeale, Salemi,
Menfi e Sambuca di Sicilia, anche alla media siciliana.
Quanto sopra suggerirebbe di meglio equilibrare la distribuzione
della energia tra i nuovi e vecchi centri dello stesso Comune.
Per quanto riguarda il comune di Calatafimi si trae l'informazione
che — come si è già accennato — solo nel corso del 1980 si è pervenuti
all'affidamento dei lavori in concessione all'ENEL sulla base di un progetto che prevede la installazione nel nuovo centro di n. 8 cabine di
trasformazione con una potenza complessiva di 3.200 KVA.
Anche per questo centro gli impianti risultano dimensionati con i
criteri adottati per gli altri Comuni, presumendosi perciò che i servizi
elettrici saranno anche in questo caso adeguati ai bisogni. (334)
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