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mercoledì 28 novembre 2018

Russia-Ucraina. Minacce e scontri sul continente europeo

Cosa accade
Apprendiamo dalle agenzie di stampa che  si aggrava la crisi tra Russia e Ucraina con scambi di accuse, minacce, proteste in piazza.
A far esplodere la miccia è stato lo scontro navale avvenuto domenica scorsa nello stretto di Kerch che ha portato al sequestro di tre navi da parte delle forze russe e al ferimento di alcuni marinai ucraini. 
La legge marziale entrerà in vigore
in 10 regioni dell'Ucraina
, quelle confinanti con la Russia e
abitate significativamente
anche da popolazioni russe: 
Odessa, Mykolajiv, Kherson,
Zaporizhzhjia,
Luhansk, Doneck, Sumy, Kharkiv,
Chernihiv 
Vinnytcja.
La risposta di Kiev è stata l'introduzione della legge marziale per 30 giorni a partire da domani nelle regioni al confine con la Russia e nell'area del Mar Nero.
Per Mosca la decisione presa dal Parlamento ucraino può rappresentare un rischio di escalation. Le tensioni sono progressivamente aumentate negli ultimi mesi nei mari al largo della Crimea, annessa dalla Russia nel 2014
L'incidente di domenica è tuttavia il più grave. 
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Dopo un ventennio dallo sgretolamento
dell'Unione Sovietica

Sono giorni di pesante confronto -quindi- fra lo stato russo e quello ucraino. Fra due popoli che storicamente sono convissutiper secoli, entrambi slavi, di religione cristiano-ortodossi e tuttavia adess disposti a fronteggiarsi anche con le armi.
Entrambi gli stati hanno subito il regime oppressivo comunista sovietico che ancora per generazioni future marchiera' quei popoli a causa della repressione e della dittatura, per nulla dissimile da quella  nazista.
L'Europa occidentale nel secondo dopoguerra lentamente e affrontando tante difficolta' e' addivenuta alla costruzione dell'Unione Europea (la stessa che oggi le frange populiste e di estrema destra vogliono latentemente demolire), quell'Unione che ci ha garantito settanta anni di pace e di crescita sci-economica. Nell'Europa orientale invece dopo la deflagrazione del regime comunista, oltre ad apparire fino ai nostri giorni  fragili le nascenti democrazie, e' fallito il tentativo di creare una Unione fra gli stati e le etnie che ricadevano all'interno dell'ex Unione Sovietica. 
Quasi tutti i paesi del blocco sovietico oggi aderiscono all'Unione Europea e/o alla Nato. 

Ucraina e Russia, i due paesi piu' popolati e piu' vasti dell'ex Unione Sovietica sono ufficialmente slegati da alleanze, anche se l'Ucraina ha piu' di un legame economico  e non con l'Occidente e soprattutto con la Germania e gli Usa.
I due paesi, entrambi slavi, linguisticamente russi, religiosamente ortodossi sono tuttavia in disaccordo sui confini, sulla storia e persino sulle gerarchie di riferimento religioso cui fare riferimento e sul tipo di interlocuzione da intrattenere con l'Europa occidentale.
Ecco perche' ritmicamente fra i due paesi il confronto piuttosto che al dialogo viene affidato alle armi.


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Due popoli etnicamente
simili, ma uno guarda ad Occidente


Se fra due paesi etnicamente e storicamente simili il dialogo nel terzo millennio e' difficile, o addirittura impossibile, come non addebitare la gran parte della responsabilita' ai 70 anni di regime oppressivo, e di diffidenza dei Lenin, Stalin, Krusciiv, Brezniev ? 
Dittatori non dissimili da Hitler che hanno ignorato il dialogo e la distensione con i diversi ed imposto regimi polizieschi, oppressivi e di miseria diffusa.
Da una intervista al defunto 

Patriarca Alessio II leggiamo:
("...A noi era concesso soltanto di officiare il servizio divino all'interno delle mura delle chiese. Eppure abbiamo predicato instancabilmente la parola del Signore, abbiamo officiato le liturgie funebri, amministrato il sacramento del Battesimo e quello del Matrimonio. Per amministrare il Battesimo ci creavano difficolta' enormi: occorreva il consenso  e la presenza dei genitori del battezzando con le loro firme.
Queste informazioni dovevano obbligatoriamente essere trasmesse ai Comitati Esecutivi  (del Partito) e, dopo qualche tempo, i fedeli, che in conseguenza della loro fede erano andati incontro a gravi conseguenze con le autorita', ritornavano dal sacerdote protestando: "Noi ci siamo sposati in chiesa, fidandoci di lei, e lei invece ci ha tradito!".
Ecco in qual modo lo Stato sovietico ci dipingeva agli occhi dei fedeli").

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