E' passata la campagna elettorale per il rinnovo della guida del Comune di Contessa Entellina, sono trascorsi cinque mesi abbondanti dall'insediamento della nuova amministrazione, e sarebbe interessante che venissero fuori adesso i dettagli con i contenuti e le tempistiche del programma elettorale sulle varie tematiche e problematiche, oltre alle modalità di attuazione.
Alla luce su quanto qualsiasi comunità sia attaccata alla propria identità (da Piana degli Albanesi a Nicosia) ci sembrerebbe interessante conoscere che cosa si intende dire e quale sarà il seguito alle generiche affermazioni elettorali sulla "salvaguardia e tutela dell'identità arbëreshë".
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CHI APPREZZA LA PROPRIA STORIA COMUNITARIA
-OLTRE A DIRE- DEVE SOPRATTUTTO FARE
Nei Comuni "gallo-italici" di Sicilia oggi e domani si tengono delle manifestazioni finalizzate a salvaguardare la loro parlata locale.
L'identità di un uomo consiste nella coerenza di ciò che fa e di ciò che pensa. La nostra affinità etnica, di contessioti, è determinata molto di più dal linguaggio arbëreshë che dalle altre nostre caratteristiche che pure esistono.
Nulla ci distinguerà dai paesi vicini il giorno in cui gli ultimi dieci contessioti che parlano la lingua dei loro antenati verranno meno. Da quel giorno Contessa non avrà più motivo di essere un Ente autonomo, potrà benissimo divenire una borgata dipendente da Bisacquino o Corleone.
Sarà infatti spopolato perchè non avremo ancora individuato il filone socio-umano che ci distingue e caratterizza per attirare attenzione ed attrazione. Non avremo in pratica individuato il nostro essere che ci potrebbe far crescere e costituire persino volano economico.
Ecco perchè vorremmo che gli amministratori locali trovino orgoglio e coraggio nell'approntare idee, programmi e stimolo anche in questa direzione. Vorremmo che credessero a ciò che in campagna elettorale proposero e che -ricordiamo bene- pure la minoranza consiliare odierna condivideva, verosimilmente con ancora maggiore enfasi specie nelle intenzioni di Anna Fucarino.
Non stiamo parlando di nostalgie in questa sede ma di possibilità ed opportunità di sviluppo socio-economico-umano grazie ad una fortunata sorte che la Storia ci ha assegnata.
I nostri figli ci giudicheranno anche su ciò che sapremo fare -ancora oggi, e non più domani- su questo ambito. E' il momento per agire e sfruttare questo tesoro che rischia di sfuggirci di mano. Lo stesso Presidente della Repubblica ha recentemente riconosciuto che quanto qui scriviamo è un diritto riconosciuto dalla Costituzione repubblicana.
Il Gallo-italico si parla principalmente in alcuni comuni della Provincia di Enna e della Provincia di Messina; e, in minor parte, in alcuni comuni delle province di Catania e Siracusa. |
Nulla ci distinguerà dai paesi vicini il giorno in cui gli ultimi dieci contessioti che parlano la lingua dei loro antenati verranno meno. Da quel giorno Contessa non avrà più motivo di essere un Ente autonomo, potrà benissimo divenire una borgata dipendente da Bisacquino o Corleone.
Sarà infatti spopolato perchè non avremo ancora individuato il filone socio-umano che ci distingue e caratterizza per attirare attenzione ed attrazione. Non avremo in pratica individuato il nostro essere che ci potrebbe far crescere e costituire persino volano economico.
Ecco perchè vorremmo che gli amministratori locali trovino orgoglio e coraggio nell'approntare idee, programmi e stimolo anche in questa direzione. Vorremmo che credessero a ciò che in campagna elettorale proposero e che -ricordiamo bene- pure la minoranza consiliare odierna condivideva, verosimilmente con ancora maggiore enfasi specie nelle intenzioni di Anna Fucarino.
Non stiamo parlando di nostalgie in questa sede ma di possibilità ed opportunità di sviluppo socio-economico-umano grazie ad una fortunata sorte che la Storia ci ha assegnata.
I nostri figli ci giudicheranno anche su ciò che sapremo fare -ancora oggi, e non più domani- su questo ambito. E' il momento per agire e sfruttare questo tesoro che rischia di sfuggirci di mano. Lo stesso Presidente della Repubblica ha recentemente riconosciuto che quanto qui scriviamo è un diritto riconosciuto dalla Costituzione repubblicana.
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