In Sicilia è normale che se un servizio di interesse pubblico si interrompe per le ragioni più varie il gestore non informa su niente (durata, datata di ripristino, natura del blocco etc.) i potenziali utenti. Qui da noi il diritto di cittadinanza, di civiltà, ha più di qualche lacuna per adeguarsi agli standards nazionali.
La strada statale 188 dir/C Centro Occidentale Sicula (SS 188 dir/C) che collega Corleone con Campofiorito/Bisacquino/Contessa etc. è interrotta, nel senso che non è percorribile fluidamente, in quanto in un suo tratto si procede in senso alternato; detriti e fango invadono metà del fondo stradale; ancora conseguenza del temporale abbattutosi sulla Sicilia Occidentale nei primi di Novembre.
Nessun sa quando inizieranno i lavori di ripristino e quelli indispensabili di protezione del fondo stradale dai possibili rischi di caduta massi dal limitrofo costone roccioso.
Potremmo continuare ad elencare enti pubblici e privati titolari di concessioni pubbliche, tutti pagati e sostenuti finanziariamente dagli utenti e dai contribuenti, che non informano sulle ragioni della loro latitanza informativa e che non fanno nulla per farsi apprezzare, in termini di sensibilità civica, da coloro che contribuiscono alla loro sussistenza: i cittadini.
Non parliamo dell'Ente Provincia di Palermo. La strada Contessa Entellina-Campofiorito versa in condizioni di intransitabilità, eppure nessuna Autorità assume la responsabilità di dichiararla tale e sopratutto di attivarsi -concretamente e fruttuosamente- perchè possa percorrersi in condizioni di tranquilla sicurezza.
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