StatCounter

lunedì 5 novembre 2018

Contessa Entellina. E' cessata nella serata di ieri l'allerta

Ed è un nuovo giorno !
Con un messaggio facebook ieri sera il sindaco Spera ha informato che sono venute meno le condizioni dell'emergenza climatica che ha coinvolto con gravi danni l'intera Sicilia Occidentale per tre giorni. Tutte le strade di collegament con l'esterno del nostro paese risultano sgombre dai fanghi e dai detriti che ci avevano costretti nell'isolamento dal resto dei paesi del corleonese; pure essi comunque isolati.
Per oggi comunque le scuole restano chiuse, anche al fine di effettuare puntuali e prudenziali verifiche tecnico-statiche.
I collegamenti col versante della Fondovalle (quelli ormai più frequentemente usati dai contessioti per recarsi a Palermo) sono quindi da ieri sera possibili, anche se è bene usare prudenza nella guida. Dal versante Campofiorito-Corleone è possibile raggiungere l'Ospedale di Zona e tutti gli uffici e strutture distrettuali. Anche su questo lato territriale occorre prudenza nella guida perchè in più punti la viabilità risulta intaccata dalla furia della natura e qualcuno paventa persino il rischio caduta massi. In una parola forse è arrivato il tempo che la gente della zona e soprattutto gli amministratori scoprano il significato e la rilevanza del "rischio idrogeologico".  

Che dire allora su questi tre giorni di tensione e di fiduciosa attesa ?
In termini molto generali (prescindendo da quanto è accaduto a Casteldaccia, su cui avremo modo di soffermarci in altra pagina) possiamo dire che forse molti di noi hanno scoperto il significato e l'importanza rilevante di termini come "dissesto idrogeologico", "abusivismo edilizio", "sanatorie alle illegalità".
Certo, siamo consapevoli che tutti siamo andati a scuola e sappiamo usare il dizionario. 
Prendere consapevolezza del dissesto idrogelogico però significa avere coscienza che il mondo, il contesto che ci sta attorno è casa nostra, di tutti noi. 
L'ambiente non è un accidente che capita attorno a noi e che noi umini dobbiamo sottomettere (=violentare), è invece  quello spazio circostante  che noi riusciamo ad offrire alla natura per la sua libera espressione ed entro cui noi di contro dobbiamo trovare condizioni ottimali ma senza mai violentarla o forzarla.

Fa male apprendere in queste ore che in Italia negli ultimi 10 anni sono state emesse dalla Pubblica Amministrazione (Sindaci) 71.450 ordinanze di demolizione di edifici (dalle case ai villini etc.) abusivi persino limitrofi e a ridosso dei corsi d'acqua. In dieci anni le ordinanze eseguite sono appena il 20%.
Che significato ha questo dato ?

Significa che in Italia (ma in verità soprattutto nel Meridione) il senso della legalità è assente, non esiste. Le leggi vengono varate con tanti accorgimenti tecmico-legali percui i Sindaci (la legge sul territorio) possono adoperarsi a non dare poi esecuzione alle proprie ordinanze. 
Tutti da noi (dai politicanti ai cittadini distratti) tolleriamo le violenze inferte al territorio, alla natura e alla legalità per un falso, immorale, mafiosesco senso di "amicizia" e "benevolenza" con chi disprezza le regole del convivere. Quel convivere nella bellezza e nella lealtà che dvrebbero stare alla base della comunità nazionale e/o locale.
Noi italiani vorremmo che siano gli altri ad osservare le leggi, però di fronte ad una buona presunta opportunità siamo per primi noi a violare le norme in attesa che il Di Maio di turno ci faccia una "sanatoria", valida per noi. Per noi soltanto ai danni della comunità più ampia.

Non meravigliamoci quindi se succedono disastri connessi all'ambiente e alla natura (oggi attribuiamo la colpa alle "bombe d'acqua". In realta la colpa è da attribuire al nostro distrarci e fare i nostri comodi ... ai danni della dimensione vasta comunitaria e persino nazionale).
I cittadini onesti devono saper dire NO a tutte le sanatorie promsse dai Di Maio e delle decine e decine di suoi predecessori della stessa pasta (rif. condono edilizio di Ischia).

Forse ci siamo dilungati. Volevamo semplicemente dire in due righe che se la Natura si ribella lo fa perchè noi la violentiamo con la disattenzione, con la peggiore politica dei nostri politicanti, con l'illegalità e l'abusivismo dei nostri presunti "amici" quando non abbiamo il coraggio di denunciarli perchè ...... buttano la carta ed il pacchetto vuoto di sigarette per terra.

Nessun commento:

Posta un commento