KATIA TARASCONI (delegata all'Assemblea Pd)
"Ritiratevi tutti.
Liberate il Pd".
La giovane delegata Catia è la prima a prendere la parola dopo il discorso di dimissioni di Maurizio Martina e sferza così la platea dem come aveva già fatto all'assemblea del 7 luglio.
"Lo scorso 7 luglio ho fatto a questa assemblea un discorso molto duro e sono rimasta sorpresa da quante persone hanno condiviso quel discorso. Il video e diventato virale ma quello che mi domando è quanti di voi del vertice si siano chiesti perché abbia riscosso cosi tanta empatia".
"Siete ancora così accecati dalle vostre esigenze personali - incalza Catia - da non capire che le nostre divisioni, correnti, la nostra presunzione non ci hanno fatto più capire dalla gente. Parlate di fuoco amico ma sono stati gli elettori a fare fuoco contro di noi. Fuori di qui a nessuno interessa chi sta e chi non sta con Renzi, Martina, Zingaretti, Minniti.
Per una volta provate a essere una squadra. Basta con l'arroganza. Faccio una proposta: io dico ritiratevi tutti, fate un passo indietro e ripartiamo non dai nomi ma delle idee, riapriamo dallo riscrivere lo Statuto e lo dobbiamo fare noi delegati in assemblea e non i vertici.
Metodi nuovi, persone nuove e non riconducibili a nessuna corrente".
"Guardate il video del bimbo che galleggia morto nel mediterraneo e provate a dire NON MI INTERESSA. Provateci!
Immagini che toccano l’anima. Nessuna mamma metterebbe il figlio su un barcone se non fosse davvero disperata. Dove sei finita umanità?
INTERVENTO ALL'ASSEMBLEA NAZIONALE PD
(traccia)
"Non voglio essere complice della vostra follia"
"Avete perso il contatto con la realtà e ci state trascinando a fondo"
"Sono nata con il PD. Ero orgogliosa della comunità di cui facevo parte. Dove è finita quella comunità?"
Ho provato con coraggio (ed emozione) a dire come la penso, consapevole che con tutta probabilità le mie saranno parole al vento.
Questa è la traccia del mio intervento. Sarei felice di sapere come la pensate.
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Steve Jobs disse: “Stay Hungry, stay Foolish! Siate affamati, Siate folli”.
Ecco, io penso che voi siate affamati e che voi siate davvero FOLLI !
Ma non nel senso cui tendeva Jobs, ma nella peggiore delle accezioni.
Folli nel senso di scriteriati!
Faccio parte di questa assemblea da ormai tanti anni, l’ho sempre ritenuto un onore, oggi l’ho vissuto come un dovere. IL DOVERE di venire a garantire un precario numero legale. Ho ricevuto una mail, 4 sms e svariate telefonate per sapere se oggi sarei stata presente. NON una telefonata, incontro o riunione per parlare di cosa saremmo venuti a fare. La scorsa assemblea ci avete convocato e verso mezzogiorno ci avete annunciato che all’unanimità avevate deciso di posticipare il voto. Oggi ci avete convocato per votare qualcosa che non abbiamo discusso. Io mi domando, ma io cosa ci vengo a fare qui? E se io mi domando questo, pensate a come può sentirsi un nostro iscritto o un nostro elettore davanti a questa situazione.
Se oggi non vi avessi detto che siete dei folli, sarei stata complice della vostra follia. So PERFETTAMENTE che le mie parole saranno parole al vento, ma quantomeno avrò dato voce a tutti quelli che oggi a causa vostra sono smarriti, disorientati e non si riconoscono più in questo PD. E guardate, non è questione di corrente, anche con questa cosa, ci avete sfinito.
Avete presente quando si entra in una stanza e c’è puzza? Cattivo odore? Se ci state a lungo, dopo un po’ non lo sentite più. Ecco, voi siete stati nella stanza per troppo tempo. L’assuefazione vi ha fatto perdere il contatto con la realtà e ci state trascinando a fondo. Ho iniziato a fare politica per passione, non ho mai avuto una tessera DS o Margherita, sono nata con il PD ed ero orgogliosa della comunità di cui facevo parte. Dov’è finita quella comunità?
Andate avanti così se volete distruggere definitivamente il sogno di tutti quelli che nel PD ci credevano.
Dico tutto questo con la morte nel cuore, sono orgogliosa di essere del Partito Democratico, è anche il MIO partito. Però non vedo alcuna iniziativa vera sui territori che ci riporti a parlarci e discutere, che coinvolga le persone e faccia percepire loro che NOI siamo qui perché rappresentiamo le loro istanze, i loro bisogni, le loro emozioni e soprattutto i loro sogni. Ai vertici del partito dico: vi prego, ricominciamo a sognare, ma subito non tra un anno.
W IL PD !
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