I più «furbi» sembrano essere i dipendenti
comunali e quelli delle Asp - centinaia quelli finiti sott'inchiesta negli
ultimi anni in tutta l'Isola - ma a fare trucchetti coi cartellini per
risultare in servizio mentre in realtà sono altrove, sarebbero anche vigili,
netturbini, impiegati dell'Istituto case popolari, dipendenti di teatri,
dell'Agenzia delle Entrate, dell'ufficio per il garante dei diritti dei
detenuti, persino un agente della polizia provinciale e un'ex dirigente
amministrativo della Procura di Marsala.
Tutti fantasmi, presenti, regolarmente
in servizio e per questo retribuiti con denaro pubblico, ma solo sulla carta.
Banalmente ne approfittano per fare la spesa o a prendere un caffè, ma, nei
casi più gravi, arrivano addirttura altri lavori. Il dato lampante è che
difficilmente gli assenteisti si muovono da soli: quando polizia, carabinieri e
guardia di finanza intervengono è per denunciare almeno una ventina di persone.
Segno che per fare i «furbi» serve certamente la complicità dei colleghi, fosse
solo perché uno timbra pertutti. Quando poi i processi arrivano a conclusione,
le pene sono in generale molto lievi (tra i 5 e i 10 mesi) e vengono pure
sospese. Molto spesso, inoltre, non scatta neppure la sospensione dal lavoro
degli indagati.
I più assenteisti? I comunali.
Decine le inchieste che hanno
messo in evidenza presunti casi di assenteismo nei Comuni dell'Isola. Sono 26 i
dipendenti del municipio di Villafrati, in provincia di Palermo, denunciati
nelle scorse settimane perché avrebbero fatto timbrare i cartellini ad altri e
non si sarebbero presentati al lavoro. Ad Aragona, in provincia di Agrigento, ci
sono attualmente 4 persone indagate per lo stesso motivo. A Barcellona, in
provincia di Messina, recentemente è arrivata la prescrizione per 33 persone
che avrebbero timbrato, ma senza andare a lavorare tra il 2007 ed il 2008.
Altro destino è toccato invece a un dipendente comunale di Siracusa che è stato
licenziato in queste settimane - anziché lavorare nel suo ufficio, secondo la
Procura, avrebbe fatto supplenze - e a due municipali del Comune di Buccheri,
sempre nel Siracusano: uno è stato condannato e l'altro assolto.
Ma nelle Asp
non si scherza...
Anche nelle aziende sanitarie provinciali i «furbetti del
cartellino» sembrano essere molti. A Modica, in provincia di Ragusa, sono
finite sotto processo 36 persone, mentre a Siracusa sono stati denunciati 33
dei loro colleghi. Per gli inquirenti, un impiegato timbrava per tutti gli
altri che o sarebbero andati via prima o si sarebbero dedicati ad altro. Questi
lavoratori sono stati tutti sospesi dal servizio. A Piazza Armerina, in
provincia di Enna, invece, qualche anno fa erano stati denunciati 29 dipendenti
dell'ospedale Chiello, ma per loro il processo si è concluso con un non doversi
procedere.
Vigili, poliziotti, garanti e...
A Palermo è in corso un'inchiesta
su circa 400 vigili che sarebbero risultati in servizio, ma in realtà sarebbero
stati altrove. Un agente della polizia provinciale di Siracusa è stato invece
arrestato in questi giorni perché avrebbe firmato i fogli di presenza per altri
suoi colleghi (altre 18 le persone coinvolte). Risale invece al mese di dicembre la
condanna da parte del tribunale di Palermo di 9 dipendenti regionali
dell'ufficio per il garante dei diritti dei detenuti, accusati anche loro di
truffa aggravata: la pena (sospesa) per loro è stata di 10 mesi. Cinque mesi,
invece, la recente condanna rimediata anche in appello da 7 impiegati
dell'Agenzia delle Entrate di Marsala che, nel 2010, si sarebbero allontanati
dal posto di lavoro per delle lunghe, lunghissime, pause caffè.
Ha suscitato
poi clamore il caso di un'ex dirigente amministrativo della Procura di Marsala
accusato anche di assenteismo: il ministero della Giustizia l'ha licenziata
in tronco, anche se il processo a suo carico è appena arrivato in udienza
preliminare.
Tra teatro, rifiuti e case popolari
II malcostume non
risparmierebbe neppure i teatri (a Catania è in corso un'inchiesta su 80
dipendenti del Teatro Massimo) e gli lacp (a Messina la Procura ha appena
chiesto la condanna di ben 77 dipendenti). E poi ci sono i netturbini della Rap
di Palermo che, tra Natale e Capodanno del 2013, si sarebbero assentati senza
motivo dal lavoro, lasciando la città in festa sotto tonnellate di rifiuti. È
attualmente in corso una sorta di maxiprocesso con ben 129 imputati davanti al
tribunale del capoluogo
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