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mercoledì 27 gennaio 2016

Lavoratori forestali. La politica ignora (o finge) che all'interno dell'isola non esistono opportunità di lavoro
















··· La Regione «congela» l'aggiornamento delle graduatorie dei forestali, bloccando gli eventuali aumenti delle giornate lavorative cui aspirano i 26 mila operai. 
Una scelta legata alla norma inserita in Finanziaria che prevede il blocco del turn over nel settore, cioè dell'avvicendamento del personale man mano che altri colleghi vanno in pensione o escono dal bacino per altri motivi. Se l'articolo sarà approvato, dunque, la riforma sarà immediatamente applicabile e secondo i primi calcoli porterà a un risparmio di circa 5 milioni l'anno. 
La decisione ha però mandato su tutte le furie i sindacati, alle prese con altre due vertenze: la prima riguarda la restituzione di arretrati contrattuali ritenuti illegittimi da una sentenza di Cassazione, la seconda è legata a] pagamento dell'indennità chilometrica che da quest'anno sarà erogata solo a chi dimostra di utilizzare il mezzo proprio e per un massimo di 20 chilometri al giorno. Oggi i sindacati incontreranno l'assessore regionale all'Agricoltura, Antonello Cracolici, in una riunione fissata già da tempo; con l'occasione chiederanno soluzioni immediate. 
L'ultima grana riguarda le graduatorie provinciali che annualmente i Centri per l'impiego aggiornano escludendo chi non ha dato la propria disponibilità al lavoro perché ad esempio è andato in pensione. Quest'anno la dirigente Francesca Garoffolo ha scritto a tutti gli uffici ricordando che il termine ultimo per aggiornare gli elenchi è fissato al 15 marzo e suggerendo in sostanza che al momento è meglio temporeggiare. 
«Ho semplicemente comunicato agli uffici delle nove province di attendere - spiega la Garoffolo - di avere comportamenti univoci invece di partire qualcuno a razzo, altri a rilento. Ho comunicato di non procedere fino a determinazione contraria. Ma attenzione, non ho assolutamente detto che entro il termine ultimo non bisogna fare gli aggiornamenti». I sindacati leggono però nella nota interna un riferimento non molto velato all'articolo inserito in Finanziaria che prevede il blocco del turn over, ovvero dell'avvicendamento dei forestali. Se sarà approvata, infatti, i Centri per l'impiego potranno in questo modo escludere subito i lavoratori senza sostituirli. E succederà questo. 
I sindacati stimano che ogni anno mediamente lascino il bacino tra i 300 e i 600 forestali. Gli operai sono divisi in tre fasce in base al numero delle giornate di lavoro svolte ogni anno: 78, 101, 151 oltre a quelli a tempo indeterminato che svolgono 312 giornate. Ogni volta che un dipendente esce dalla graduatoria, viene sostituito da un collega della categoria inferiore. Il gradino più alto della scalata è quello della stabilizzazione. «C'è grande aspettativa da parte dei forestali» spiega Giuseppe La Bua della Uila Uil. Già oggi non sono previste nuove assunzioni e se va via un lavoratore, a scalare viene lasciato vuoto un posto tra quelli che svolgono 78 giornate. Col blocco del turn over, invece, potrebbe restare vuota una casella tra chi svolge 101, 151 o 312 giornate. Il risparmio secondo i sindacati sarebbe di circa 5 milioni l'anno. «Sarebbe l'ennesima penalizzazione a danno del settore» chiosa Fabrizio Colonna della Fai Cisl. I sindacati contestano altri due provvedimenti. Uno riguarda il rimborso dei chilometri percorsi dai forestali per andare al lavoro. Fino allo scorso anno erano erogati sotto forma di indennità e spettavano a tutti. Da quest'anno saranno invece rimborsati solo a chi effettivamente dimostra di avere usato il proprio mezzo. «E saranno pagati solo per un massimo di 20 chilometri» aggiunge Colonna. 
Infine i sindacati hanno dato mandato ai legali di studiare la sentenza della Cassazione che ritiene illegittimi gli arretrati contrattuali erogati per il periodo 2006-2009 e che costringerebbe i 26 mila lavoratori a restituire quasi 40 milioni. «Chiediamo al governo di sanare il contenzioso» dice Salvatore Tripi della Fiai Cgil.

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