Il 2016 non inizia bene per quanto riguarda i
diritti umani. Senza entrare nel merito delle sentenze e del funzionamento
della giustizia dell’Arabia Saudita, a prescindere dal fatto che si tratti o
meno di terroristi, noi siamo contro la pena di morte sempre e comunque.
Nonostante la timida apertura democratica avviata dall’Arabia con il voto delle
ultime amministrative, le terze nella storia del Paese e le prime con la
partecipazione delle donne, le esecuzioni di ieri mostrano che sul fronte dei
diritti umani siamo ancora al Medioevo
REPORTER SENZA FRONTIERE
Un mestiere pericoloso quello del giornalista visto che nel mondo oggi ce ne sono ben 54 in ostaggio, tra cui anche una donna, 18 nelle mani dell’Isis e in totale 153 in carcere.
La Cina ha la maglia nera della classifica con 23 reporter dietro le sbarre, seguita a poca distanza dall’Egitto con 22.
Ad oggi i reporter presi in ostaggio sono il 35% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e non è una sorpresa se il numero più alto di ostaggi, 26, sia in Siria.
I 18 in ostaggio dell’Isis, sono oltre che in Siria anche in Iraq.
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