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domenica 17 gennaio 2016

L'Occidente, il post-moderno della dimenticanza, gli altri --n. 21--

Noi europei giudichiamo gli altri popoli: gli arabi, i cinesi, quelli dell'Africa nera.
Non conosciamo noi stessi, ma giudichiamo.
Nei paesini, in quelle comunità esistiti da sempre grazie esclusivamente alle rimesse degli emigrati (secolo XIX, XX e pure XXI), esiste gente, che possiede titoli di studio e che odia, disprezza gli immigrati dei nostri giorni.
Come giudicarli ?
In questa rubrica ci proponiamo di riflettere su chi siamo noi europei.


62) La nozione  di Occidente, per noi, vuole esprimere "Potenza" e nasce in ragione di una superiorità espressasi nel tempo un pò in tutti i campi.
Si è cominciato con l'Europa che colonizza e "apre" a sè il mondo infrangendo  le frontiere del Mediterraneo, conquistando l'Atlantico e il mondo americano, aggirando il vasto impero degli ottomani (impadronitisi dei territori dell'Impero Romano d'Oriente) e sfociando nell'Oceano Pacifico e nei mari della Cina.  

63) Tutta l'Europa occidentale partecipò al colonialismo sui popoli degli altri continenti.
Il piccolo Portogallo si diede da fare prima ancora che le grandi nazioni entrassero nel nuovo gioco teso a sfruttare "gli altri". I marinai ed i costruttori di navi portoghesi realizzarono  progressi decisivi in vista dell'apertura offerta loro dalle nuove terre; e dietro di loro gli spagnoli, che raccolsero -senza lasciare nulla- tutto l'oro delle civiltà del Sud America. Gli Olandesi seguirono subito a loro volta la loro vocazione marinara, seguiti dall'Inghilterra.
La Francia recupererà il ritardo dopo avere risolto i problemi interni ed avere affondato il regime feudale. L'industrializzazione tedesca arriverà dopo con l'unificazione dei differenti principati.

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