Che stranezze.
La gran parte dei partiti socialdemocratici in Europa sono in crisi;
infatti rispetto agli anni settanta, ottanta e novanta del Novecento pochi
paesi del vecchio continente sono guidati dagli uomini della Sinistra.
Cosa è capitato in casa socialista ?
E' successo che l'economia liberista e la logica liberista ha contagiato
molti leaders della Sinistra e pochi oggi ritengono validi e solidi i principi
dell'economia e della logica socialdemocratica.
E' accaduto che l'interventismo pubblico e tutta l'analisi keynesiana che
ha tolto dalla miseria l'Europa nel secondo dopoguerra è oggi ritenuta non
competitiva rispetto al pensiero liberista.
Di contro è capitato che dal momento in cui molti leaders europei della
Sinistra sono apparsi tiepidi all'elettorato nel presentare le loro ipotesi di
azione "socialiste" essi sistematicamente hanno perso tutte le
tornate elettorali a vantaggio dei partiti liberisti del centro-destra.
Tanti sono oggi i partiti di ispirazione socialdemocratica che in Europa
governano, sulla base programmatica liberista, con i partiti del centro-destra.
Una cosa è certa.
L'Occidente, e tutti i paesi che in questa espressione si riconoscono, oggi
è stretto in una morsa da cui è difficile uscire. Sono state costruite
strutture finanziarie internazionali che impongono ed esigono il mantenimento
di parametri e rigidità stringenti. Non adeguarsi a questi modelli per i
singoli paesi significa andare a finire nella ... spazzatura.
La vicenda Grecia insegna.
Oggi i paesi dalla solida tradizione socialdemocratica, quelli del Nord
Europa e dell'area Scandinava, dove lo Stato garantiva il cittadino dalla culla
alla bara sono -pure essi- costretti ad infilarsi nella logica liberista.
Il Liberismo di origine statunitense non perdona; le sue istituzioni
internazionali, Fondo Monetario Internazionale in primis, sono sempre pronti a
stritolare qualsiasi paese disubbidiente.
La stessa Cina che sulla carta -ma solo sulla
carta- sarebbe l'ultimo paese comunista del pianeta, di fatto è una delle più
rilevanti nazioni capitaliste e ligia alla logica liberista, quanto meno sul
piano delle transazioni internazionali; sul piano interno non è altro che un
paese "fascista" in conseguenza del monopartitismo.
Da qui lo stupore che in Gran Bretagna un socialista, dopo anni, possa aver
vinto il congresso all'interno del suo partito socialista.
Jeremy Corbyn, uomo sobrio e serio, convinto
socialista keynesiano, ha conquistato la guida del Labour.. Negli anni Novanta
era ovvio che un socialista guidasse un partito socialista. Così pare non sia più
oggi. Tutti i media del mondo si adoperano nell'evidenziare che il partito
laburista con Corbyn alla guida non vincerà mai le elezioni.
Eppure egli non è nè un massimalista, nè un comunista,
nè un antidemocratico ed i laburisti in Gran Bretagna hanno sempre dato prova di buon governo. Da socialista egli non condivide la logica liberista; nessun socialista coerentemente dovrebbe condividerla; salvo gli uomini del pd italiano che tutto sono tranne che "sinistra".
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