Secondo la Corte dei Conti con le Unioni dei Comuni e le forme associate «non si
generano risparmi, ma costi aggiuntivi».
Dal primo settembre i Comuni al di sotto dei 10.000 abitanti sono
obbligati ad avvalersi della centrale unica di committenza, che in realtà dimostra di allungare i tempi e
aumentare i costi.
Per rimettere le cose a posto, dai comuni viene chiesto:
-il blocco dei tagli
-il
ripristino dei trasferimenti erogati prima del 2011,
-l'eliminazione del patto di stabilità,
-l'utilizzo dell'avanzo di
bilancio per la messa in sicurezza di territorio e scuole,
-l'abolizione dell'associazionismo obbligatorio.
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