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mercoledì 29 gennaio 2014

Fondi dei gruppi parlamentari Ars. L'ex capogruppo cuffariano assicura: tutto regolare

L’ex parlamentare Rudy Maira, che svolse il ruolo di capogruppo per i cuffariani del Pid, prima di entrare il Procura per rispondere all’interrogatorio che lo vede indagato per l’uso improprio dei fondi regionali destinati al suo gruppo ha detto ai giornalisi. “Col senno di poi posso dire che abbiamo esagerato, ma non ci sono 'Fiorito' tra di noi. Sono convinto di avere rispettato tutte le norme dettate dall’Assemblea Regionale".
All’uscita dalle stanze della Procura in particolare, sui 40mila euro che, secondo l'accusa, avrebbe indebitamente percepito a titolo di indennità di presidenza, Maira ha spiegato che "era tutto previsto dai regolamenti dell'Assemblea Regionale".
Stessa cosa per le macchine, due Audi A6, che sempre secondo i pubblici ministeri, erano intestate al gruppo ma che in realtà avrebbe utilizzato in via esclusiva. Tra le contestazioni che gli vengono mosse c' è anche il pagamento di 1.700 euro per delle bollette telefoniche di utenze attivate lontano dal parlamento siciliano e, per la precisione, in un immobile di via dell'Incoronazione: "Nessun mistero - ha spiegato Maira -, si trattava di locali assegnati ad alcuni deputati che non avevano la propria stanza all'Ars. Non solo i deputati del nostro gruppo, ma anche di altri schieramenti politici".
Lo stesso Maira, inoltre, ha spiegato che la stragrande maggioranza della spesa contestata riguarda i soldi dati ai dipendenti. Sul punto ha tagliato corto: "Esiste un contratto interno che stabilisce le retribuzioni per i dipendenti a tempo indeterminato e non, e che prevede il pagamento della tredicesima, della quattordicesima, della quindicesima mensilità e dei cosiddetti 'superminimi'.
Maira ha infine ribadito la sua convinzione di "avere rispettato tutte le norme - ha concluso -, bisogna interpretare le norme interne, da qui l' esigenza di un confronto".

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