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sabato 25 gennaio 2014

Assemblea Cittadina a Contessa Entellina. E' stato delineato il quadro tecnico-giuridico venutosi a creare con la sentenza C.T.P. di Palermo che ha annullato le cartelle Tarsu/2008

Alla presenza dell'avv. J. Licausi si è svolta l'Assemblea Cittadina chiamata a prendere atto dell'esito positivo dalla sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Palermo con cui -per motivi procedurali- sono state dichiarate nulle le cartelle esattoriali per la riscossione delle cartelle Tarsu (riscossione rifiuti) 2008.
Dopo l'introduzione di rito, sono intervenuti nel dibattito:
-Mimmo Clesi, che si è soffermato sulla decisione della CTP lì dove viene messo in risalto che a portare all'esito vittorioso sono stati gli errori procedurali commessi dall'Amministrazione nell'incremento tariffario 2008. Quegli errori hanno assorbito infatti tutte le ulteriori contestazioni riportate in ricorso. Ha evidenziato inoltre che la Commissione ha pure accolto i sette ricorsi proposti da altrettanti contribuenti contro gli accertamenti di superfice portati avanti dagli Uffici del Comune; accertamenti su cui il personale comunale ha pure percepito retribuzioni suppletive.
-Piero Cuccia, ha in particolare puntato l'attenzione sul fatto che l'Amministrazione abbia conferito l'incarico ad un avvocato impegnando per lo scopo, in un primo tempo  €. 80.000,oo e pagandone -poi- 40.000,oo. Una spesa sproporzionata rispetto al teorico introito e all'immaginario beneficio per le casse comunali. 
-Il sindaco, Sergio Parrino, appositamente invitato ad esporre il punto di vista del Comune, ha preliminarmente ringraziato per essere stato invitato ed ha evidenziato come in quell'anno -2008- l'Amministrazione abbia dovuto esborsare, per annate precedenti, €. 300.000,oo. Ha pure evidenziato che l'errore procedurale che ha condotto all'annullamento delle cartelle è riferibile alla gestione del precedente sindaco. Ha quindi asserito che l'Amministrazione valuterà l'opportunità di appellarsi non ritenendo giusto che 200 cittadini godano della vittoria del ricorso e gli altri cittadini (non ricorrenti) restino gravati.
-Mimmo Clesi, nuovamente intervenuto ha ammesso che sia un diritto dell'Amministrazione appellarsi ma -al contempo-  essa siccome usa denaro pubblico ha il dovere di dimostrare quale sia il vantaggio che spendendo 80 in spese giudiziarie riuscirà a recuperare qualcosa in più di 80. Questo obbligo va associato al fatto che nemmeno in appello qualcuno potrà correggere gli errori procedurali commessi. 
Le sentenze della Commissione Tributaria in ogni caso vanno osservate per il principio di "legalità". E' assurdo richiamare le ragioni di chi non ha presentato ricorso o di chi ha voluto accettare cartelle palesemente illegittime.
-L'avv. J. Licausi ha ripercorso, in termini giuridici, tutti i passaggi che hanno caratterizzato la fase di ricorso e la successiva fase del giudizio. I motivi di ricorso erano stati quattro ma alla Commissione è bastato appurare gli errori di procedura per emettere il giudizio punitivo sull'Ente comunale.
Dopo avere stigmatizzato l'eccesso delle spese giudiziali sostenute dal Comune (tali da poter essere di interesse della Corte dei Conti) ha poi evidenziato i due percorsi attraverso cui i contribuenti potranno rientrare in possesso del denaro pagato -e non dovuto- per le cartelle 2008; cartelle ora dichiarate NULLE. 
Vari contribuenti hanno quindi chiesto chiarimenti sulla loro personale posizione.

Il gruppo di lavoro della Camera del Lavoro (Cuccia, Clesi, Verardo) resta -adesso- impegnato a seguire l'evolversi della problematica sulla base delle iniziative del Comune e intanto continuerà ad assistere -sul piano amministrativo- i contribuenti interessati, sia quelli che non hanno pagato che quelli che hanno pagato le cartelle.

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