Dice Confindustria, ossia un organismo insospettabile in quanto di collusione col potere politico se ne intende, che la crisi ha avuto effetti «paragonabili a danni di guerra».
Che il Pil nazionale è crollato del 9,1%.
La ricchezza pro capite dell’11,5%.
La produzione del 24,6%.
Gli investimenti del 27,7%.
Bene: in questo contesto, (scrivono sul Corriere della Sera Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo) 18 anni dopo la riforma delle pensioni "Dini" che stravolse la vita di milioni di persone, i consiglieri laziali mandati a casa dagli scandali che avevano mozzato la legislatura hanno incassato nel 2013 (oltre alla «liquidazione») pensioni stratosferiche rispetto ai contributi pagati.
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