Non c’è dubbio che la situazione siciliana, con una Regione
impossibilitata a pagare gli stipendi, i parlamentari ingordi che ritengono
normale che a loro –nullafacenti ed inconcludenti- spettino €. 8.000,oo mensili
“all’affacciiu, sparti du cumpanaggiu”, la disoccupazione giovanile al 55%, l’apparato regionale più
numeroso dell’intero apparato federale degli Stati Uniti d’America, sia
conseguenza di un passato lontano e “allegro”.
Il tracollo dell’Ente regione oggi ci appare con dimensioni
bibbliche. Nessuno dei poteri forti -che in Sicilia ci sono e che contano- ha
voluto mai disturnare i manovratori alla Totò Cuffaro, alla Raffaele Lombardo.
Come mai ? Perché a “mangiare” erano tutti, dai magistrati-consulenti,
ai sindacati che da noi non hanno mai privilegiato il lavoro ma il parassitismo
del tipo –per intenderci- “formazione magna magna”, dall’opposizione
inesistente dal crollo della seconda repupplica, ossia da quando gli
ex-comunisti si sono trasformati -per miracolo ricevuto- in compassati
democristiani e quindi hanno devastato come vandali quei posti non ancora
occupati dai precedenti parassiti.
Il debito ufficiale di 5 miliardi è in verità di parecchio, parecchio assai, superiore. Aronica per mettere in sicurezza i conti ha imposto la costituzione del F.do svalutazione crediti |
Rosario Crocetta, che di errori ne ha commesso uno dietro l’altro
(la cultura di governo infatti non si acquisisce da un mattino all’altro) non
può, per la verità, essere additato come responsabile del disastro.
Aronica, il Commissario dello Stato che ha falcidiato la
legge finanziaria 2014, si sa bene che per svolgere la delicata funzione non
agisce d’impulso. Egli non ha scoperto in questi giorni che i conti della
Regione Sicilia erano truccati e che accanto al debito ufficiale di 5 miliardi
esiste un altro debito nascosto ben più consistente di 15 miliardi (residui
attivi fasulli). Aronica ha in via ufficiosa, da tempo, segnalato che quel pozzo
senza fine di conti truccati andava messo in sicurezza.
Rosario Crocetta, pur
non essendo responsabile del magna magna del pdl, dei cuffariani e del pd
(socio di Raffaele Lombardo) ha pensato
che se nessun potere forte si fosse lamentato (perché consociato a tavola)
anche questa volta tutto sarebbe passato in cavalleria e, come si dice in
Sicilia, “cu veni appressu cunta li pidati”.
Così non è andato. La Magistratura Ordinaria ultimamente pare
si sia svegliata pure in Sicilia. Miracolo ! La Corte dei Conti pare che
cominci a capire qualcosa su come si truccano i bilanci pubblici. Miracolo !
Il governatore Crocetta –dice qualcuno- è un tumulto di idee, dichiarazioni, cazziate,
intenzioni; è tuttavia uno dei
presidenti più onesti che la Sicilia abbia mai avuto. Deve però imparare a capire che i nemici del progresso, come
sempre, in Sicilia sono i parassiti, ossia coloro che “magnano” ma non danno
nulla alla società.
Si guardi in giro nel Palazzo e scoprirà che alla Sicilia la
Regione simbolo del parassitismo non serve.
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