Lo stipendio dei consiglieri regionali della Sardegna, e' stato abrogato con
referendum popolare il 6 maggio 2012, ma ad urne chiuse esso e' stato
reintegrato con un emendamento a una legge per la regolarizzazione dei precari
della Regione.
E' proprio il caso di dire: uscito dalla porta e' poi rientrato dalla
finestra.
Il ripristino
Presenti in aula, 66; favorevoli, 63; astenuti, tre; beneficiati, 80. In tutto gli onorevoli sardi sono rimasti senza stipendio 20 giorni, provando anche loro l'ebrezza condivisa da tanti italiani, quella di lavorare gratis.
L'esito del referendum era diventato operativo il 25 maggio, con la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Sardegna, il ripristino è arrivato il 13 giugno.
I consiglieri regionali ottengono nuovamente stipendio, diaria e indennità di carica avendo ripristinato di fatto la stessa identica situazione del pre referendum.
La Regione ha quindi inutilmente speso i soldi per organizzare il referendum.
E' proprio vero, siamo alla frutta.
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