E' un vero dilemma a cui non riusciamo a dare una via di uscita: sono più imbroglioni, inaffidabili, i politicanti, i mafiosi siciliani o i politicanti, i levantini, di Grecia ?
La Regione Sicilia si avvia al fallimento e non essendoci più nulla da ricavare (pure i chiodi delle pareti sono stati prelevati) i nostri politicanti da strapazzo Mpa-pd si sono dileguati, chi iscrivendosi al gruppo misto, chi levando la fiducia al governo, chi convertendosi 24 opre prima della tornata elettorale che ha visto, a Palermo, il successo di Leoluca Orlando.
La Grecia è fallita, sarebbe ufficialmente fallita, già da un paio di anni senza gli aiuti dell'Europa e del Fondo Monetario Internazionale. Con la troika (Unione, Bce, Fmi) la Grecia prima di ricevere gli aiuti ha firmato il famoso "memorandum" con cui si impegnava a rimettere i conti pubblici in equilibrio (lotta all'evasione fiscale, riduzione dell'apparato pubblico, ossia taglio all'enorme numero di dipendenti pubblici e liberalizzazioni). Dopo la firma sono arrivati gli aiuti ed altri sono previsti che arrivino, e con gli aiuti sono venute alla luce le messe in scena di piagnistei ed invettive dei greci contro la Merkel.
Ebbene, i greci, i governanti di quel paese che fu la culla della civiltà odierna del vecchio continente che fanno ? che hanno fatto ?
Hanno continuato a falsificare bilanci, ad inventarsi conti pubblici in equilibrio; in pratica invece di ridurre il numerto degli impiegati pubblici (qualcuno dice che in ogni famiglia c'è un dipendente pubblico) hanno assunto -in questi ultimi due anni- altri 70.000 dipendenti nella pubblica amministrazione (enti locali, sanità, forze dell'ordine, beni culturali).
In Parlamento i politicanti levantini legiferavano per il taglio al numero dei dipendenti poi nel palazzo del Governo disponevano le "assunzioni" (negli enti locali ben 12.000).

A noi, a noi del Blog, resta il dubbio: sono più imbroglioni ed inaffidabili i politicanti greci o quelli siciliani ?
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