Lusi, l’ex tesoriere della Margherita, da quel che pare, ha cominciato in carcere a “cantare”
e tanti, tanti, anzi tantissimi cominciano a tra-ballare.
Dice Rutelli:
-Qualunque cosa dica;
-in qualunque modo si contraddica;
-qualunque calunnia profferisca,
Continua Rutelli: “ha sostenuto allusivamente di aver fatto queste ruberie nell'ambito di un 'mandato fiduciario' del
gruppo dirigente del partito - smentito dalla moglie, che ha ammesso
che il disegno era di appropriazione a beneficio della famiglia. Oggi,
ammetterebbe di avere rubato un tot di milioni per sé, ma afferma nientemeno
che ville e appartamenti, beni in Canada, a Roma, Genzano, Capistrello,
Ariccia, tutti intestati a sé e ai familiari, erano accumulati per conto di una
cosiddetta "corrente rutelliana"!''.
Continua Rutelli “Molta stampa continua a dare credito al ladro,
ingannatore e calunniatore, evidentemente ignara di doveri deontologici e
giuridici''.
Secondo le dichiarazioni dei difensori, Lusi avrebbe detto ai magistrati
"come funzionava il sistema". Inoltre gli avvocati hanno aggiunto che
il senatore "ha risposto a tutte le domande ed è sereno''. L'ex tesoriere
della Margherita avrebbe presentato ai magistrati documentazione propria, tra cui una decina di e-mail scambiate proprio con Rutelli e con Enzo
Bianco (dirigente PD siciliano) e nelle quali sarebbero provati gli spostamenti
di denaro, circa 20 milioni di euro.
Gli
avvocati di Lusi hanno anche detto che la prossima settimana sarà presentata
l'istanza di scarcerazione per il loro assitito.
Ma andiamo ad Enzo Bianco. ''Quanto riportato
oggi da alcuni organi di stampa - scrive in una nota -, riguardo
all'interrogatorio di Lusi, che avrebbe indicato me personalmente quale garante
di una presunta spartizione di finanziamenti della Margherita fra rutelliani e
popolari, è non solo del tutto falso e destituito di ogni fondamento, ma anche
colpevolmente denigratorio''.
''L'indicarmi, inoltre, come rappresentante dei popolari, in un ipotetico e
falso accordo di suddivisione delle risorse della Margherita, dà prova evidente
della dolosa infondatezza della circostanza, dal momento che la mia storia
politica - è noto a tutti - non ha mai avuto nulla a che vedere con i popolari.
Ancora una volta, la difesa personale di Lusi è consistita in nient'altro che
nel tentativo di depistare, confondendo e intorbidendo le acque, accostando le
ruberie che gli sono state contestate dai magistrati con il finanziamento di
attività politiche legittime svolte dai maggiori esponenti della Margherita, la
cui limpidezza e congruità sono state accertate, per quanto mi riguarda, da
accurate indagini degli inquirenti''.
"Non tollererò - conclude Bianco - altre
insinuazioni, di alcuna natura, sulla mia onestà e onorabilità, che
costituiscono la pietra portante della mia storia e sulle quali ho costruito
tutta la mia carriera di uomo e di politico''.
Nessun commento:
Posta un commento