La politica degli annunci ... fasulli
Ci dicevano qualche annetto fà i politicanti di Palazzo dei Normanni: "Abbiamo riformato un settore mangiasoldi ! Gli Ato saranno sciolti e sostituiti dalle Srr, servizio regionale
rifiuti".
Nulla è accaduto, nonostante la "parola" in-affidabile dei parlamentari della maggioranza regionale pd-mpa.
Nulla è accaduto e nulla potrà accarere !
Gli Ato sono infatti sovracarichi di debiti e se prima non si risanano i loro bilanci non si potranno cancellare.
Comodo sarebbe per gli imbroglioni di Palazzo dei Normanni se tutte le aziende pubbliche da loro fatte indebitare a più non posso si potessero cancellare senza che nessuno pagasse i debiti. Sarebbe l'America dei 90 incompetenti-parassiti.
In buona sostanza se non ci sono i soldi per pagare i debiti non si possono liquidare i 24 Ato.
Il
governo regionale ha cercato di contrarre dei mutui bancari per reperire
il miliardo necessario, ma ha trovato porte chiuse, tutte le gare finora espletate per questa "meritoria" causa sono
andate deserte. Questo anche perché la Regione non può più farsi
prestare soldi, non potendo pagare interessi superiori al 20% di quel che
incassa (lato entrate). L'unica soluzione a questo punto sarebbe quella di mantenere
nel frattempo gli Ato e di tagliare i trasferimenti ai Comuni morosi nei confronti degli Ato.
In tutta Italia gli Alto funzionano e talvolta molto bene, fino al punto che gli utenti invece di pagare la tarsu ricevono invece dei ristori dagli Ato per avere bene curato, diligentemente, la differenziazione dei rifiuti.
Da noi gli Ato non potranno mai funzionare -gestiti come sono da 'managers' incompetenti, molto più incompetenti dei politicanti che li designano-.
Secondo la riforma, gli Ato in Sicilia sarebbero dovuti passare da 24 a dieci.
Il piano regionale dei rifiuti è ancora fermo alla Protezione civile di Roma perchè la Sicilia si è espressa contraria ai termovalorizzatori, e l'ex ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo invece era favorevole.
Il piano regionale dei rifiuti è ancora fermo alla Protezione civile di Roma perchè la Sicilia si è espressa contraria ai termovalorizzatori, e l'ex ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo invece era favorevole.
Il piano rifiuti ha così fatto varie volte il tragitto da
Palermo a Roma e viceversa senza che ancora si sia approdato ad una decisione
concreta.
In breve:
la Regione non ha i soldi per
sanane i disastrosi bilanci degli Ato ed i Comuni dovrebbero
stringere la cinghia.
La questione dei rifiuti resta in tal modo ballerina e non non si sa come e
quando potranno essere sciolti gli Ato.
Non si sa quanto i tagli
di mamma Regione peseranno sui Comuni, come non si sa quando il ministero dell'Ambiente e la
Protezione civile approveranno il piano rifiuti.
E nell'immediato c'è da
temere una ondata di scioperi selvaggi.
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