Se è vero che la corruzione esiste ovunque, perchè nella percezione mondiale siamo al 69° posto appaiati col Ghana ?
Il rischio istituzionale in Italia è serio. La vita
democratica dovrebbe tuttavia essere salva grazie al fatto che siamo inseriti nel
contesto europeo e nulla può precipitare ai danni delle nostre libertà
fondamentali.
Il quadro è fosco con i nostri politici ladri, ladroni e masnadieri.
Sembra di vivere una corsa fra le componenti di destra, centro e sinistra a chi
sa rubare meglio. Non si salva infatti nessuno !
Tutti rubano e tutti non sanno trovare migliore
giustificazione che “è avvenuto a mia insaputa”.

Certo che la Lega fosse il partito-famiglia di Umberto
Bossi tutti lo sapevamo e non ci stupiamo che il pover’uomo e il suo cerchio di ladroni non sapesse
distinguere fra il cassetto di casa propria e quello del partito, dove sostavano purtroppo i denari pubblici.



Oltre a Vendola - che è pure indagato con l'accusa di aver raccomandato l'assunzione di un primario - in quest'ultima inchiesta sono coinvolte altre sei persone tra le quali gli ex assessori regionali alla Sanità Alberto Tedesco (ora senatore pd, ed attualmente nel limbo) e Tommaso Fiore, il vescovo della diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, mons.Mario Paciello (in qualità di governatore dell'ente ecclesiastico), e il direttore dell'ospedale, don Mimmo Laddaga. I reati ipotizzati, a vario titolo sono abuso d'ufficio, falso e –come già detto- peculato. Vendola risponde di tutti e tre i reati.
La vicenda giudiziaria ruota attorno alla delibera di giunta con la quale nel marzo 2009 la Regione accettò di liquidare 45 mln, quasi tre in più rispetto a quelli richiesti dall'ente ecclesiastico per crediti vantati dal 2002 al 2007. La trattativa era stata avviata da Tedesco, altro assessore galantuomo pd che è inseguito da più di un mandato di cattura (regolarmente respinti dalla Camera dei depupati). Dopo le dimissioni di Tedesco –amico di D’Alema-, e in seguito al sorgere degli scandali sulla malasanità, a portarla in giunta per l'approvazione fu il suo successore, Fiore, lo stesso che poi ne ha deciso l'annullamento in autotutela.
Nel maggio 2010, infatti, Fiore - è detto nella delibera di annullamento della transazione datata 5 luglio 2010 - «ha ritenuto utile esplorare la possibilità di sostanziare un accordo di programma stralcio finalizzato al finanziamento delle opere relative al plesso ospedaliero dell'ente ecclesiastico, previa sottoscrizione di un protocollo di intesa tra i ministeri competenti e lo stesso Miulli». Gli accertamenti della magistratura barese riguardano la delibera annullata e il contenzioso con l'ospedale finito davanti al Consiglio di Stato che sta costringendo la Regione a restituire all'ente ecclesiastico decine di milioni di euro.

«Dal tenore dell'atto - ha commentato Vendola - non sono in grado di capire ciò che mi sarebbe addebitato», sottolineando che si «tratta di un procedimento penale del quale non avevo mai avuto alcuna notizia».
Pare di leggere: “a mia insaputa”.
Un amico, per giustificare ciò che giornalmente succede sotto i
nostri occhi in quest’Italia in mano ai ladri, invita a non stupirsi: "la cultura
cattolica è alla base del ladrocinio diffuso. Rubare per la famiglia, per il
proprio clan, non sarebbe fra noi peccato grave. Sarebbe stata la cultura protestante ad avere imposto in
Europa la sobrietà e la parsimonia rispetto ai beni pubblici".
Non ci convinciamo di
questa esemplificazione, ma riteniamo che ci sia da riflettere.
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