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sabato 21 aprile 2012

Formigone: un credente nella fratellanza degli uomini che va in vacanza dove l'albergo costa €. 80.000,oo la settimana. Tanto paga Daccò.

Mondo cattolico (ammesso che sia una realtà uniforme, ma per fortuna non lo è) in disagio per l’ipocrisia (da sempre scontata) messa in scena da Formigoni, il governatore sobrio-credente della Lombardia.
Il personaggio è noto come è nota l’organizzazione a cui appartiene: Comunione e Liberazione, una lobby che dietro un moderato fanatismo pseudo religioso di facciata nasconde la sua reale consistenza: affari, affarismo, saccheggio alle risorse pubbliche, sempre però con l’eleganza delle elargizioni graziose per i grandi meeting, oltre (ed era ovvio) con l’ingordigia degli affari gonfiati e le ruberie nel classico stile italiota. Proprio come fanno le laiche cricche, P3, P4, e simili associazioni, più o meno segrete.
Pierangelo Daccò pagava, Pierangelo Daccò incassava.
Pagava viaggi, cene e vacanze al governatore Roberto Formigoni e ai dirigenti della Sanità.
Incassava contratti milionari dalle società legate alla fondazione Maugeri, (fondazione nel settore della sanità, saccheggiata a più non posso dagli amici (in Sicilia si direbbero “compari”) del governatore.Daccò non rubava, veniva retribuito per gli agganci che riusciva a procurare loro in Regione e che si rivelavano utili per sbloccare cospicui finanziamenti.
Era un gioco facile, all’apparenza poco rischioso; gli agganci ovviamente avvenivano con gli amici (compari).
Per un triennio il gruppetto di vertice di Comunione e Liberazione milanese ha trascorso le vacanze nei Caraibi: costi sobri come si addice a credenti-ipocriti, solo 80.000,oo euro procapite a settimana.
Ma i rilassamenti non avvenivano solamente a capod’anno.
Si sa che nei Caraibi le preghiere vengono ascoltate molto più gradevolmente.
Riflessione
In Italia tutto serve da schermo rispetto al fine principale (rubare). Il partito serve per rubare alla maniera più classica, aprire un sacco di “cannavazzo” e riempirlo di soldi. La religione in più ambienti (che non sono minoritari) serve per affinare l’intelligenza e saper rubare lasciando credere che si coltiva l’ascesi, o per gestire il potere, quello vero, lasciando credere che siano altri a gestirlo.
L’Università serve per infilare i figli cretini sulle cattedre più degnamente (forse) conseguite dai bisnonni.
Le galere servono solo perché i ladri vi trascorrano non più di trenta giorni e dopo gridare ai complotti e alla rivendicazione di un giusto ristoro, se non personale almeno parentale, nei livelli top manager delle aziende pubbliche.
L’Italia ha una sola via di salvezza: far accelerare l’unificazione europea e posizionare in ogni angolo di strada guardie, in ogni tribunale magistrati di nascita e cultura nord-europea.
Da italiani tutto -finora- siamo riusciti ad infangare.

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