Mario Monti ci ha provato: i professionisti avrebbero dovuto in via anticipata far conoscere, o meglio avrebbero dovuto fornire il preventivo di spesa ai loro clienti.
Le lobby ovviamente hanno costretto il governo dei tecnici ad indietreggiare, secondo l'antico adagio:"siate forti con i deboli, siate deboli con i forti".
Adesso un professionista galvanizzato dal successo delle lobby dei commercialisti, degli avvocati etc. ha provato a trarre i meritati frutti.
E' stato incaricato dai pm di Palermo di ricostruire e quantificare il patrimonio del ''re Mida'' della sanita' siciliana Michele Aiello, condannato per mafia, in vista del procedimento di confisca dei beni: un lavoro per cui ora Vincenzo Di Liberti, commercialista e consulente della Procura, ha presentato un conto decisamente salato di 9 milioni e 740mila euro.
Il titolare del procedimento di prevenzione, il pm Geri Ferrara, gliene ha liquidati pero' 190mila, ma l'esperto ha fatto opposizione.
Le lobby non transiggono.
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