Vogliono farci credere che nessuno sapesse. In questo
tentativo (a cui nessun italiano crede) non si accorgono che sono essi stessi a
delegittimarsi, ad auto-dichiararsi incapaci ed ignoranti.
Certo, loro puntano all’impunità, all’ingenuità; puntano ad
essere riconosciuti ladri a “loro insaputa”.
Vediamo un pochettino da chi siamo stati governati in
questi ultimi anni.
-Non c’è bisogno di dire che il primo in lista è quel
Berlusconi che si è fatto varare ben 40 leggi per accrescere il patrimonio di
famiglia e soprattutto per non finire in galera. Ha imbrogliato gli italaliani,
però lo ha fatto con leggi pubblicate sulla Gazzetta; leggi che portano pure la
firma di Giorgio Napolitano. A Berlusconi nessuno può dire che ha violato le
leggi; sono state le leggi a violare gli italiani.
- In seconda posizione nella lista dei nostri “buoni”
governanti ci piace porre Gianfranco Fini. Costui non sapeva che il cognato
Tulliani avesse comprato casa a Montecarlo (dal partito) con pochi soldi (del partito). Egli è il primo
della lista di coloro che “non sapevano”.
- Segue subito dopo Fini l’ex ministro Claudio Scajola;
costui, poveretto, non sapeva che la sua abitazione “vista sul Colosseo” fosse
stata pagata da altri. Poveretto, è stato aggirato.
- L’ex ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha fatto
sapere che l’affitto di 4 mila euro al mese dell’immobile di residenza a Roma lo
pagava non già 4 mila euro in una sola volta, ma mille euro in contanti a
settimana. Era o no un esperto di questioni finanziarie ?
- L’ex ministro Rutelli, un saltimbanco che ha occupato
quasi tutti i banchi da destra a sinistra e viceversa di Montecitorio, non sapeva nulla delle appropriazioni di Lusi,
tesoriere della Margherita. Con lui non sapevano nulla Franceschini, il siciliano
Bianco, la cattolicissima Rosy Bindi e decine di altri puritani.
- Nulla sapeva l’ex capo della Protezione civile,
Bertolaso, di ciò che combinava l’amico Balducci nel maneggiare miliardi di euro.
- Nulla ovviamente sapeva l’adamantino Umberto Bossi che: a) la sua residenza di Gemonio fosse
stata ristrutturata coi soldi del partito (che poi non erano del partito ma
dello Stato); b) che suo figlio Riccardo amasse girare in Porsche, effettuare
viaggi con ricchi alloggi e altre spese coi soldi del partito; c) che la moglie
Manuela Marrone avesse chiesto un milione dal partito per la sua scuola di
formazione; d) che l’altro figlio Renzo, il “Trota”, avesse utilizzato denari
del partito anche per il suo diploma.
- il Partito democratico e Sinistra ecologia e libertà non sapevano di tutte le porcherie che aveva combinato il senatore Alberto Tedesco, ex assessore alla Sanità in Puglia.
- il Partito democratico e Sinistra ecologia e libertà non sapevano di tutte le porcherie che aveva combinato il senatore Alberto Tedesco, ex assessore alla Sanità in Puglia.
-Il Pd non sapeva delle porcherie che aveva combinato
Filippo Penati, ex presidente della Provincia di Milano.
-La Lega Nord non sapeva nulla del malaffare di cui è
accusato il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Davide Boni.
-Il Movimento per l’autonomia (MPA) non sapeva nulla
delle relazioni fra il suo leader e settori mafiosi della società siciliana.
La sporcizia in Italia è generalizzata e maleodorante;
arriva a pérmeare tutti gli strati della società. Non c’è forza politica che si
salvi. I partiti sono centri civici dove chi vi accede impara a “rubare”.
I ladroni si sono serviti dei tributi pagati dagli
italiani e che sarebbero dovuto servire ad apprestare i servizi pubblici.
Questi ladroni hanno collocato l’Italia all’80° posto dei
paesi più “corrotti” e privi della correttezza pubblica.
Perché Monti tenta
di far ottenere credibilità al paese eliminando l’art. 18 dello Statuto dei
Lavoratori invece di aprire le galere ai “ladri di stato” ?
La credibilità del paese la si recupera quando l’ultimo
dei 900 sarà finito in galera.
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