La malasorte della Sicilia.
Dopo l’eclisse di Toto' Cuffaro
scivolato sull’associazione esterna a Cosa Nostra, un'altra inchiesta in capo
all’attuale Presidente della Regione Raffaele Lombardo, con la medesima accusa
di associazione esterna con Cosa Nostra, ci porterà molto probabilmente alle
urne nel prossimo autunno. Il governatore Raffaele Lombardo ha assicurato che
non restera' ad aspettare la decisione del giudice.
"Prima che il gup emetta qualunque
giudizio, mi saro' gia' dimesso, indifferentemente dal fatto che ci sia un
rinvio a giudizio o l'archiviazione. Anche nel caso in cui dovessi convincermi
a seguire il rito abbreviato, esaurita quella fase, un minuto prima del
verdetto saro' un semplice cittadino e non piu' presidente della Regione. Decido
questo per amore della Sicilia e rispetto per la carica che ricopro che non
voglio sia intaccata da un eventuale rinvio a giudizio".
Poche settimane, il tempo per approvare
i testi finanziari e poche altre cose, e Lombardo ci farà sapere cosa ci
attende.
Non ci attendiamo grandi prospettive se
è vero che da noi si è sempre detto “Non c’è due senza un tre”. Dopo Cuffaro e
Lombardo non è da escludere che i siciliani si innamorino di un politico,
colluso, ancora più colluso.
Noi siamo fatti così.
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