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martedì 7 febbraio 2012

Mafia. Verso lo scioglimento del Consiglio Comunale di Salemi

Il Comune di Salemi, nella Valle del Belice, da mesi è stato sottoposto a controlli da parte dei funzionari del Ministero degli Interni per verificare la sussistenza di infiltrazioni mafiose.
Le conclusioni hanno condotto –a quel che sembra- all’appuramento di condizionamenti da parte della locale cosca, quella che qualche decennio fa era collegata ai fratelli Salvo (gli esattori di Sicilia) e che oggi farebbe capo a Pino Giammarinaro, ex deputato regionale della disciolta Democrazia Cristiana.
Costui sarebbe stato sponsor di Sgarbi, il personaggio televisivo nazionale ben noto in tutta Italia, durante le passate elezioni amministrative.
Sgarbi dichiara di non essersi accorto di nessuna influenza sulla politica da lui portata avanti a Salemi, se non di quella culturale di cui si è fatto portatore nella cittadina del trapanese come quelle di Rubens, Caravaggio e Cezanne.
Per Sgarbi, che domani dovrebbe consegnare le sue dimissioni da sindaco nelle mani del ministro dell’interno, in Sicilia non c’è alcuna speranza: “la lotta alla mafia è l’unico elemento su cui si muove la dialettica, per il resto è tutto inutile. Ho cercato di fare l’amministratore alzando il livello culturale di Salemi, ma l’unica cosa di cui si parla oggi è la continua evocazione mafiosa, che occulta qualsiasi altra iniziativa”.

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