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martedì 30 novembre 2021

Valorizzazione paesi. Il ministero Turismo finanzia alcuni borghi siciliani

Al fine della valorizzazione turistico-culturale e per la riqualificazione dei loro centri storici, il Ministero del Turismo ha concesso finanziamenti a quattro comuni siciliani. Uno dei comuni attenti su questo versante  amministrativo è Sambuca di Sicilia. Gli altri comuni siciliani sono Troina, Ferla e Castiglione di Sicilia.

Il finanziamento destinato a Sambuca sarà destinato al rifacimento dell’intera pavimentazione e dei marciapiedi del corso Umberto I, il così detto “salotto buono” di Sambuca, dove si svolge la vita della comunità. 

 Si punta sostanzialmente -a beneficio cittadino- di riappropriarsi del centro storico mirando al suo ritorno al ripopolamento. L'iniziativa continuerà infatti ad essere affiancata dalla consueta -a Sambuca- vendita di vecchie case ad €. 1 col vincolo pero' della loro ristrutturazione.

Green Pass Rafforzato. Saranno attivati serrati controlli

 Per far rispetare l’obbligo di possesso del Green pass rafforzato. Le Prefetture dell'Isola hanno allertato tutte le Forze di Polizia che da parte loro hanno predisposto piani con serrati e continui controlli presso tutte le tipologie di esercizi pubblici destinati alla somministrazione di cibi e bevande, all’intrattenimento ed alle attività sportive e ricreative in genere.

Il decreto legge adottato dal Governo Draghi prevede l’obbligo di possesso del cosiddetto “green pass rafforzato”,  che non è altro che la certificazione rilasciata solo ai vaccinati o ai guariti dal Covid, per l’ingresso a spettacoli, eventi sportivi, bar e ristoranti al chiuso, feste e discoteche, cerimonie pubbliche; il mancato rispetto di tali obblighi comporterà sanzioni sia per gli esercenti che non ottemperino ai dovuti riscontri sia per i fruitori dei servizi.

Green pass «rafforzato»
Chi accede nei luoghi dove è previsto senza il green pass rafforzato rischia la multa da 400 a 1.000 euro.



TERRORE E SPAVENTO SUL TRENO PER BELGRADO di Ernesto Scura

 Ernesto SCURA ci invia ... 

viaggio nella Romania di Ceausescu

Dopo le disavventure nell’HOTEL Banatul, decisi di accorciare il mio soggiorno nella città rumena di Timisoara. Trascorsi l’ultima notte  dell’anno in un malinconico veglione allestito nel salone ristorante  dell’Hotel, addobbato con ridicoli festoni colorati e “allietato” con le stucchevoli musiche popolari che volevano dare l’impressione di un fasto di regime in cui persino l’allegria era contingentata dallo Stato e dosata con le modeste possibilità consentite da una fallimentare economia che si faceva carico persino dello svago. Per l’occasione, comparivano sulle mense beni alimentari che, di solito, non erano disponibili se non al mercato nero (“la negru”, si sussurrava, in segreto). 

 Questa parvenza di benessere veniva ostentata sotto lo sguardo austero  del gran capo, Ceausescu, il cui gigantesco ritratto, appeso alla parete, dominava la scena, quasi a voler essere ringraziato per l’eccezionale possibilità di disporre di carne, vino, spumante e cognac a volontà, tutta merce che, di solito, era destinata all’esportazione che fruttava un po’ di ossigeno, in valuta pregiata occidentale necessaria a rinsanguare le casse dello Stato afflitte da endemica miseria. La mattina di capodanno presi posto in uno scompartimento del treno diretto a Belgrado. Non c’era alcuna animazione nella stazione di Timisoara, e nemmeno sul treno, in cui mi sembrò di essere l’unico viaggiatore. Alla frontiera fui sottoposto alle verifiche doganali, prima dalla milicia rumena, dietro esibizione del passaporto su cui apposero uno dei soliti giganteschi timbri che attestavano l’uscita dal territorio, poi dalla milicia jugoslava che, dopo una sbirciatina nel mio bagaglio, provvedeva ad apporre il suo timbro di entrata. Accovacciato sul sedile vicino al finestrino, dissi, tra me e   me, che finalmente potevo stare tranquillo fino a Belgrado.  Ma così non fu. 

  Il BANATO, quella vasta regione a cavallo  tra ROMÂNIA e SERBIA, è abbondantemente popolato di zingari. E fu appunto uno zingaro che, dopo la prima fermata in Serbia, si affacciò nello scompartimento e, stette ad osservarmi, senza manifestare alcuna intenzione di voler prendere posto. Lo studiai attentamente. Malmesso nel vestire, alto, magro e dinoccolato, ostentava una orripilante cicatrice sul volto che scendeva in verticale dall’arcata sopraccigliare sinistra e, dopo aver attraversato la palpebra e la guancia, sfiorando le labbra, arrivava fino al mento. Quella coltellata, perchè con certezza era stata una coltellata a creare quello sfregio, gli aveva non solo deturpato il viso, ma eliminato l’occhio la cui orbita restava ormai nascosta da quella inerte palpebra socchiusa e devastata da qualche orribile fendente. Dopo una lunga pausa mi rivolse la parola in rumeno (gli zingari del Banato parlano sia il rumeno che il sebo) : “De unde esti ?”(di dove sei?) - Italiano. “Atunci ai bani ! ” (allora hai soldi ! ) Ed io : Puzin (Pochi). Ma ebbi l’impressione di non averlo convinto sull’entità dei miei soldi. Rapidamente progettai un piano di difesa da una eventuale aggressione. Consapevole che contro un uomo armato di coltello a nulla serve la forza dei pugni escogitai di rimanere seduto e, in caso di attacco, facendo leva con i gomiti  sui braccioli del sedile, reagire violentemente con gli arti inferiori in cui i piedi, destinati all’impatto, sono protetti dalle suole di para e, poi, incalzarlo con i calci fino a fargli sfuggire di mano il coltello. Ero deciso a tutto, consapevole che per uno zingaro, specie se recidivo da lotte di coltello, un delitto non pesa più di tanto, quando può fruttare un po’ di “bani”. Era, il mio, il coraggio della disperazione. Ma, siccome nella vita sono sempre stato fortunato, come per miracolo, in quel treno quasi vuoto, comparve il controllore che, per prima cosa, chiese a lui il biglietto, e lui, che ne era sprovvisto (ve lo immaginate uno zingaro che viaggia munito di biglietto?) balbettò in serbo qualcosa. Ma il controllore, che era più tosto di lui, dopo aver chiesto a me il biglietto, se lo portò via per farlo scendere alla prima stazione. Tirai un sospiro di sollievo e mi ripromisi di non prendere mai più, nella mia vita, un treno nei Balcani, nemmeno se ospitato nei Wagon-lit. Ma che dico, nemmeno nel wagon-Restaurant.

 Ernesto SCURA

Agricoltura in affanno. In alcune zone si è già in ritardo nella semina del grano a causa delle continue piogge


 In Sicilia è allarme semina. In più parti della Sicilia Occidentale i terreni sono allagati e rendono impossibile le attività di semina, lo dice la Coldiretti in un comunicato.

I disaggi agli agricoltori derivano pure dalle difficoltà incorse durante l'intero mese di Novembre  nella raccolta delle olive, avvenuta pure essa inframmezzata fra violenti piogge.

Contessa Entellina. In Consiglio comunale resta netto il confine fra maggioranza e minoranza

Seduta consiliare quella della serata di ieri con solo due punti all'ordine del giorno ( -1- variazione di bilancio a poco più di un mese dalla chiusura dell'esercizio e ad appena un paio di settimane dal varo del bilancio di previsione e -2- trattazione di una interrogazione del cons. Parrino circa l'accesso agli atti da parte della minoranza. Eppure la seduta è apparsa piuttosto scontrosa. 

Il vero punto di scontro appare, all'osservatore esterno, la ormai consolidata situazione di acclarata incomprensione fra i due fronti. La maggioranza che esterna ottimismo sul suo operato e sulle scelte amministrative, calibrate, a suo dire, sulle necessità ed i bisogni locali e la minoranza che nella persona del consigliere Parrino contesta sul versante e da un punto di vista prettamente contabile e di bilancio.   Sempre dalla minoranza il cons. Fucarino da più sedute insiste sulla sordità della maggioranza rispetto alle legittime e documentate segnalazioni, di preventiva salvaguardia, in materia di beni culturali oltre e soprattutto di prevenzione e difesa ambientale e dagli eventi atmosferici.

Riflessione

La sensazione - da osservatori- che cogliamo seguendo i lavori dell'assise è che i consiglieri sono tutti arroccati su presupposti di parte (per partito preso) e di fronte a dati oggettivi, che vengano dalla maggioranza o dalla minoranza nulla accade, sul piano prettamente politico per intrecciare discorsi e decisioni connessi ai singoli apporti. 

Vocabolario del feudo. Quando a Contessa pochi vivevano e tanti sopravvivevano

 Anni cinquanta del Novecento

Sul blog più volte ci siamo soffermati sulle condizioni sociali, misere delle aree interne della Sicilia, misurabili a "vista d'occhio", fino agli anni sessanta, fino al sisma che devasto' la Valle del Belice. Non è che dopo quell'evento il quadro sociale sia di molto cambiato, quanto meno però nella Valle del Belice sono scomparse le "catapecchie" entro cui la gran parte della gente dell'Isola contadina viveva. Per il resto la politica, in Sicilia, si è dimostrata -fino ai nostri giorni- generalmente inadeguata. Terra di clientelismo era ed è ancora oggi, terra dove si attendono le elezioni regionali (e non solo quelle) per individuare l'amico che risolva gli affari personali di alcuni. Gli altri continueranno ad emigrare!

Piccola panoramica

La Riforma agraria arriva in Sicilia negli anni cinquanta del Novecento, è bene pero' ricordare sul nostro piccolo Blog di memorie che i primi intendimenti di ridimensionare il latifondo hanno origini lontane nel tempo, nel 1767, quando il governo borbonico provo'  con le "leggi di eversione" di creare piccole proprietà finalizzate a ridimensionare il potere straordinario dei gesuiti, allora forte contropotere feudale-latifondista rispetto all'autorità regia. Altro tentativo di ridimensionare il potere latifondista emerse in Sicilia nel 1860, quando da tutti i paesini dell'Isola la gente accorse a sostenere i garibaldini che -con lo stesso Garibaldi- si erano in qualche modo dichiarati sostenitori dell'assegnazione delle terre del latifondo ecclesiastico e di quello ex baronale ai diseredati. Tutto si concluse -come sappiamo-  in nulla, o addirittura e di contro nell'episodio repressivo di Bixio a Bronte,  ai danni proprio dei contadini, e con lo stesso Garibaldi che deluso dall'indirizzo politico post unitario dei governi sabaudi, si ritira a vita privata a Caprera. Altra iniziativa popolare, di iniziativa socialista di modifica dei patti agrari, che finisce nella repressiva violenza del governo Crispi, e' quella dei Fasci Siciliani (1894), e Contessa fu uno dei centri della violenta repressione. Seguiranno dagli anni venti del Novecento  le leggi repressive delle aspirazioni sociali da parte del Fascismo fino ad arrivare ai primi anni cinquanta finalmente alla Riforma Agraria, guidata questa dall'alto, al fine di sottrarre le terre migliori dalla ripartizione.  Circostanza ampiamente avvenuta sul territorio di Contessa mediante suddivisioni del latifondo fra tanti eredi e mediante il ricorso per altre parti all'enfiteusi.

Conclusione: nel Meridione la legislazione non si è mai avvalsa dei contenuti e delle indicazioni delle scienze economiche e sociali. Chi ha gestito il potere lo ha sempre usato per coltivare interessi di parti ai danno di altre parti.

  

Piccole, grandi Riflessioni

Le generazioni
Bisogna lasciare il passo alle nuove generazioni: anche perché se non glielo lasci se lo prendono comunque.

Luciano Lama
sindacalista, politico e partigiano
1921 - 1996



lunedì 29 novembre 2021

Pianificazione territorio. Iniziativa del Gal1

 Il GAL Valle del Belice   propone, alla luce dei recenti eventi temporaleschi che hanno interessato l'area belicina, la programmazione strategica per tutelare le risorse idriche e nel contempo salvaguardare il territorio dal rischio idraulico.

 I  territori interessati nella fase  iniziale saranno quelli dell’intero GAL Valle del Belice, che comprende i comuni di Caltabellotta, Contessa Entellina, Gibellina, Menfi, Montevago,Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita di Belice, Santa Ninfa. Oltre ai comuni di Castelvetrano e Campobello di Mazara.

Entella e Tolomeo. La Sicilia secondo lo studioso greco.

 Tolomeo  è stato un astronomo, astrologo e geografo greco antico, vissuto nel secondo secolo dopo Cristo. Fu autore di importanti opere scientifiche. Ha ideato il sistema geocentrico, secondo cui la Terra si trova immobile, al centro del cosmo, ed è il punto di riferimento attorno a cui ruotano il Sole e tutti gli altri pianeti. 

Ad una attenta lettura si nota
come e dove, nel secondo secolo
dopo Cristo, Tolomeo posiziono'
Entella, nel contesto siciliano.



Per più di un millennio la sua teoria astronomica – indicata appunto come geocentrica perché mette la Terra al centro dell’Universo – ha fatto dibattere gli astronomi e influito profondamente sulla visione del mondo attribuendo al nostro pianeta (e di riflesso anche agli esseri umani) una posizione privilegiata. 

Bisognerà attendere il 16° secolo perché cominciasse ad affermarsi, pur tra mille difficoltà, un modello più semplice, detto eliocentrico perché poneva al centro dell’Universo il Sole – che è ancor oggi il più diffuso per descrivere il Sistema Solare

Il modello copernicano – così chiamato dal nome del suo ideatore, l’astronomo polacco Nicola Copernico – è meno complicato di quello tolemaico ma non si può dire che quest’ultimo fosse sbagliato dal punto di vista puramente cinematico, dell’osservazione dei movimenti. Le differenze dipendono solo dal punto di vista scelto. 

Tolomeo adotta un sistema di riferimento solidale con la Terra, che così risulta ferma, mentre Copernico prende come riferimento il Sole.

Una foto alla settimana: Italiani brava gente?

   Siamo abituati, noi italiani, a presentarci rispetto ad altri popoli come umani, rispettosi e "civili". Ed invece nella nostra Storia ci sono episodi e situazioni in cui abbiamo saputo mostrare il peggio di noi stessi.














Nel 1934 il Fascismo vedeva nell'avventura coloniale un mezzo per consolidare il regime e accrescere il prestigio a livello nazionale ed internazionasle. Nel 1935 ebbe inizio la conquista dell'Etiopia, portata a termine con l'uso di gas tossici e bombardamenti aerei contro la popolazione civile.

La denuncia delle atrocità commesse dall'esercito italiano di fronte alla Società delle Nazioni sortì blandi effetti,  a riprova della debolezza politica dell'allora organismo internazionale.                                                                       

Avvenne così. Storia, politica, vicende e riflessioni alla luce di oggi

 Cosa è stato il Fascismo?

==Per il mondo culturalmente liberale, sulla scia di Benedetto Croce, il Fascismo è consistito in una malattia morale, esplosa col diffondersi dell'irrazionalismo nella cultura e nella società europea. In buona sostanza una passegera ma brutale espressione di fase negativa della Storia.

==Per l'area democratico-radicale, al seguito di Piero Gobetti, il Fascismo non fu letto come fenomeno passegero dei primi decenni del Novecento; in esso quell'area politico-culturale vi leggeva "l'autobiografia della nazione italiana" conseguenza dei tanti problemi mai affrontati e mai risolti. 

==Per la Sinistra socialista era invece l'irrompere delle forze retrive contro l'avanzare delle fasce sociali svantagiate, consapevoli queste di voler conseguire nuovi diritti e nuovi spazi socio-politici. Inoltre per la Sinistra il Fascismo esprimeva lo stadio di contrapposizione fra il vecchio mondo possidente e le forze dei lavoratori.

   Tutte e tre le interpretazioni verosimilmente si rifacevano a dei cliché. Tutte e tre le componenti politico-culturali in realtà non studiarono -nella fase iniziale- la base e la spinta di cui quel movimento  disponeva. La loro condanna si rifece immediatamente all'uso della violenza e di terrore che il Fascismo da subito usò. La condanna di tutte le forze democratiche arrivò da questo aspetto piuttosto che dalle analisi storiografico-culturali. Si osservò il comportamento piuttosto che provare subito a capire chi, in profondo, esso fosse.

  Il filosofo liberalsocialista  Norberto Bobbio -ma siamo nel dopoguerra- bollerà infatti il Fascismo come movimento privo di ideologia, incapace di produrre alcuna cultura. Cosi scrisse: "Giovanni Gentile, ministro della Pubblica Istruzione di Mussolini, quando scriveva da fascista diventava gonfio, retorico, riempiva di parole altisonanti il vuoto dei concetti". Successivamente, sempre nel post guerra, scriveva: "il Fascismo è stato un movimento antidemocratico, antiosocialista, antibolscevico, antiparlamentare, antiliberale, basato sull'attivismo e sull'irrazionalità". Anti di tutto, tranne della propria violenza.

Piccole, grandi Riflessioni

L'operare dell'uomo

 Pensare è facileagire è difficile, e mettere i propri pensieri in pratica è la cosa più difficile del mondo.”

Johann Wolfgang von Goethe

scrittore, poeta, drammaturgo, saggista, pittore, teologo, filosofo, umanista, scienziato, critico d'arte e critico musicale 

1749 - 1832

domenica 28 novembre 2021

Pandemia indomata. La nuova variante Omicron sotto osservazione

 La variante Omicron, individuata in queste ultime ore in Italia con un caso in Campania, probabilmente è -lasciano intendere le cronache- più contagiosa. I sintomi, però, al momento appaiono lievi.

La nuova variante del coronavirus è stata identificata  su un manager campano di 55 anni rientrato in Italia qualche giorno fa con un volo atterrato a Malpensa dal Mozambico.

Dopo Belgio, Germania ed Inghilterra, la temuta variante sudafricana si è adesso arrivata anche in Italia. Il “paziente zero”  un professionista della provincia di Caserta dipendente di una azienda internazionale, sottoposto tampone dopo lo sbarco nello scalo. Il test è risultato positivo al Covid e l’allarme di questi giorni sui viaggiatori di rientro dall’Africa australe ha acceso i riflettori sul caso, facendo partire riscontri approfonditi anche sui suoi familiari conviventi, residenti in Campania.

Palazzo Adriano. Col 104% dei vaccinati contro il Covid sfida la matematica

Palazzo Adriano, comune di origine arbëreshe di 2100 abitanti in provincia di Palermo, finisce su The Guardianquotidiano britannico, che mette in grande rilievo  che molti abitanti hanno già fatto o prenotato pure la terza dose. 

"Sembra una statistica impossibile, ma qui sono state vaccinate anche persone che non sono ufficialmente residenti o provenienti dai villaggi vicini"
, racconta con orgoglio il sindaco, Nicolò Granà, al giornale britannico. 

Il segreto del successo di questa comunità, dove è stato girato il film "Nuovo cinema Paradiso", sta nel fatto che qui si conoscono tutti e molti sono imparentati. 
Il sindaco e i suoi assessori lungo il periodo della pandemia hanno incoraggiato i concittadini in vari modi, parlando con le persone incontrate in piazza, dove prima o poi passano tutti. E' stato creato un gruppo WhatsApp per rispondere a ogni dubbio.

"Al centro vaccinale c'era un’aria di festa. La gente ha capito che il vaccino era uno scudo a protezione della comunità, per proteggere la sopravvivenza del villaggio", ha spiegato Granà. A marzo c'era poi stato un campanello d’allarme con un piccolo focolaio di 16 contagiati. 

Roma Capitale. L'Italia liberale, l'Italia fascista, l'Italia democristiana, l'Italia laica (2)

In Sicilia, senza viabilità decente e costretti ad assistere all'emigrazione delle forze giovanili, per provare a capire le ragioni di questa arretratezza sociale dobbiamo provare anzitutto a studiare le radici del malessere che affondano nel passato. Se non lo faremo, continueremo a vedere tutto e sempre "confuso", il presente ed il futuro non ci appariranno mai nitidi.

L'Italia di inizio e fine Ottocento

I figli migliori ed piu' intraprendenti
pigliarono la via delle Americhe.

Il Sud si svuotò ed i paesi del
meridione viddero emigrare tante
delle loro valide energie giovanili.

In altra parte del blog abbiamo
evidenziato che fra i primissimi
centri della Sicilia a subire
il flusso migratorio c'è stato in assoluto
Contessa.

Al seguito dei capi garibaldini locali,
i "fratelli Vaccaro", lasciarono
il luogo di nascita due/trecento
migranti diretti a New Orleans, dove
peraltro già nel dopo 1812 si erano insediate
varie famiglie contessiote.

Chi tornò da New Orleans lo fece per
riprendere i familiari
che erano rimasti qui. Altre centinaia di
Contessioti furono costretti a scappare
sempre in direzione degli Usa
in seguito ai provvedimenti repressivi
contro i moti dei Fasci Siciliani di fine
 Ottocento.

Ed ulteriori centinaia di famiglie lasciarono
Contessa nei primi decenni del Novecento,
prima che il Fascismo imponesse il
divieto di emigrazione, per costringere
la gente del Sud a vivere negli stenti
delle masserie latifondiste.

Nel secondo dopoguerra a centinaia i
contessioti hanno lasciato il paese di origine
in  direzione del Nord Italia  e degli
stati nordici che si erano orientati
in direzione della costruzione
di quella che oggi è l'attuale
Unione Europea



 Se nel 1860-61 l'impresa garibaldina consentì di unificare il Nord ed il Sud della penisola, la verità storica, umana e sociale è che nulla o quasi delle questioni sul buon vivere umano è cambiato nel Meridione. 
Fra il modo di interpretare e vivere la vita di un piemontese ed un uomo siciliano esistevano allora, in quegli anni, abissi culturali che stavano agli antipodi. Solo per dare un indice di civiltà evidenziamo che nel Nord il latifondo nel 1860 era stato ormai trasformato in aziende produttive, irrigate e comunque pronte a seguire le indicazioni del mercato; nel Sud -di contro- era vivo e vegeto il latifondo, quel sistema tanto simile al feudalesimo del 1520 quando furono chiamati tanti arbëtreshe dai Balcani per coltivarlo con criteri e strumenti alla maniera degli  schiavi -o quasi- di epoca romana.

 D'altronde, se vogliamo essere sinceri, dobbiamo riconoscere che esistono differenze sociali ed economiche e pure culturali ancora ai nostri giorni fra Nord e Sud, pur essendo state cancellate dal legislatore le tante sigle che avrebbero dovuto -nei decenni andati- accorciare le distanze Nord-Sud (citiamo -fra le decine di sigle- solo la Cassa per il Mezzogiorno). 

L'arretratezza di tante realtà siciliane prive di strade decenti (vedi Contessa Entellina), di infrastrutture sociali accessibili, di possibilità occupazionali e di decine di altri indici del vivere nel terzo millennio, stanno lì a dirci che in centocinquanta anni dall'unità del Paese non si è riusciti, o non si è voluto riuscire,  a creare uniformità di vita lungo lo stivale.

 Il periodo dell'unità del paese fu definito come "Risorgimento"; oggi nella coscienza di pochi quella definizione indica qualcosa. Le stesse figure che nel tempo andato sui banchi di scuola ci venivano indicati come "padri della Patria" hanno perso, nelle recenti generazioni, qualsiasi alone di protagonisti di riscatto.

  Eppure il Paese è cresciuto ! è cresciuto però in maniera diseguale e su presupposti e prospettive diseguali. Le classi dirigenti del Nord sono state influenzate dalle visioni socio-economiche del Nord Europa di stampo liberale, quelle del Sud, le siciliane specialmente, dalle antiche aristocrazie che pur di conservare i privileggi, fino a non molti decenni fa, hanno fatto ricorso piuttosto che alla legge e alle Istituzioni, alla malavita (Mafia). Ricordiamoci che il latifondo è venuto meno appena settanta anni fa e gli strascichi che lo caratterizzano continuano fino ad oggi (raccomandazioni, favoritismi, clientele, ....).

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 Sul Blog ci proponiamo di percorrere alcuni passaggi storici dal 1812, anno della teorica abolizione del feudalesimo in Sicilia, fino alla ancora non conclusa vicenda della Mafia e del generale sistema politico del favoritismo

Alle radici del Cristianesimo


Nelle Chiese di tradizione cattolico-bizantina in questa domenica di Novembre viene proclamato il brano del Vangelo di Luca 18, 18-27.

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18 E un notabile lo interrogò dicendo: Maestro buono, facendo che cosa erediterò la vita eterna?

19 Ora gli disse Gesù: Perchè mi dici buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. 

20   Conosci i Comandamenti: non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non testimoniare il falso onora tuo padre e la madre.

21    Egli disse: Tutte queste cose custodii dalla giovinezza. 

22   Ora, udito, Gesù gli disse: ancora una sola cosa ti manca: tutte quante le cose che hai, vendi e distribuisci ai poveri e avrai un tesoro nei cieli;  e vieni, seguimi!

23   Ora, udito questo, fu avvolto di tristezza poichè era molto ricco.

24   Ora Gesù, avendolo visto (avvolto di tristezza) disse: Come difficilmente quanti hanno le ricchezze  entreranno nel regno di Dio! 

25   Poichè è più facile ad un cammello entrare in una cruna d'ago, che a un ricco entrare nel regno di Dio.

26   Ora, quelli che avevano udito, dissero: E chi può salvarsi?

27   Ed egli disse  Le cose impossibili presso gli uomini sono possibili presso Dio.

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E avrai un tesoro nei cieli

Uno non è ciò che ha, ma ciò che dà. Chi dà tutto se stesso, è se stesso ed è  tutto.

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Brevi riflessioni dei Padri orientali

"Dio è, nel mondo invisibile, ciò che il sole è nel mondo visibile: sorgente di luce ... Il sole illumina gli occhi, Dio la mente. Il sole è ciò che di più bello vediamo, Dio lo è tra quelle che conosciamo".

San Gregorio Nazianzeno

= = = =   ÷ ÷ ÷ ÷  = = = =

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Un punto di vista ebraico sulla Fede

Come i Maestri ebrei leggevano e vivevano la Bibbia durante i due millenni caratterizzati in Europa dai cristiani che frequentemente li perseguitavano?  e senza mai perdere la loro Fede? Forse perchè "Dalla distruzione del Tempio, Israele è vissuto in un paese di pergasmena" ossia di riflessioni ed interpretazioni,  le più disparate, del testo biblico.

Da quelle pergamene sono sorti tanti midrashim. Questi sono stati nel corso dei secoli raccolti, raccontati, fatti viveve e vibrare all'interno delle comunità. Lungo i secoli li si è fatti nascere e fiorire sulla scia degli antichi maestri. 

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Cosa sono i midrashim? 

Midrash è un metodo di esegesi biblica seguito dalla tradizione ebraica. Il termine viene usato per designare il genere letterario relativo a tale metodo e per indicare un'opera o una raccolta di opere risultanti dall'applicazione di esso.

Modrash è un tipo di insegnamento che procedendo per esplosioni, opera su periodi, parole e spesso perfino su singoli fonemi o lettere del testo, trasformazioni atte a sviscerarlo in modo da renderne sempre attuale e comprensibile il messaggio eterno. Il testo dato però non è un testo qualsiasi, bensì quell'agglomerato di messaggi insieme etici, giuridici, storici, narrativi e religiosi contenuti nei primi cinque libri della Bibbia o Pentateuco, che per gli ebrei costituiscono la Torah e cioè l'insegnamento per antonomasia.

Giacoma Limentani

traduttrice, scrittrice, saggista e partigiana

1927 - 2018

Piccole, grandi Riflessioni

 Le grandi sfide

“La sovranità nazionale resta in molti aspetti l'elemento fondamentale di ciascun governo. Ma per le sfide che trascendono i confini nazionali, l'unico modo per difendere la sovranità è che noi Europei la condividiamo all'interno dell'UE.”

Mario Draghi

Economista, accademico, banchiere, dirigente pubblico e politico

3 Settembre 1947



sabato 27 novembre 2021

Leonardo Sciascia. Un ricordo nel centenario della nascita

Nel centenario della nascita di Leonardo Sciascia ci piace riportare la carrellata dei principali libri del prestigioso autore siciliano. Tutto inizia con  ”Le parrocchie di Regalpetra” (1956) che lo impone all’attenzione della critica.  Dopo avere lasciato  l’insegnamento per dedicarsi alla scrittura nei “Gettoni” di Vittorini pubblica “Gli zii di Sicilia” (1958) e poi ancora  sara’ la volta dei fortunati gialli di mafia “Il giorno della civetta” (1961) e “A ciascuno il suo” (1966). Seguono poi libri di grande impegno intellettuale come ”Il consiglio d’Egitto” e ”Morte dell’inquisitore” e poi ”Il contesto”, ”Todo modo”, ”Il cavaliere e la morte”, ”Una storia semplice” e anche romanzi-inchiesta come ”La scomparsa di Majorana” e ”L’affaire Moro”.

 Sciascia e’ morto nel 1989.

Roma Capitale. L'Italia liberale, l'Italia fascista, l'Italia democristiana, l'Italia laica (1)

 Nella mattinata di oggi (27 Novembre 2021) la Rai ha trasmesso in diretta la cerimonia di rievocazione del primo Parlamento italiano che si insedia a Roma, nuova capitale del Regno d'Italia dal 1871. La cerimonia si è svolta alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.

Cogliamo l'occasione della rievocazione del 150' di Roma-Capitale per iniziare una prima pagina di rievocazioni storiche a cui contiamo di farne seguire tante altre, nello spirito che comprendendo le vicende comunitarie che ci precedono, una Italia migliore si può via via costruire senza attendere che siano solamente i politici a smuoversi, ma coinvolgendo anche le coscienze di ciascuno di noi cittadini. Attingeremo vicende e date da un'opera monumentale del noto storico Arrigo Petacco 1929-2018.

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Anche il Parlamento si trasferisce a Roma

Dopo l'ingresso solenne di Vittorio Emanuele II, avvenuto il 2 luglio 1871, Roma è interessata,  il 27 Novembre successivo, da un altro evento di importanza storica: l'inaugurazione della seduta del Parlamento nella nuova capitale.

Il re, Vittorio Emanuele II, legge
il discorso di apertura del
Parlamento a Montecitorio.
Era il 27 Novembre 1871

 
Per l'occasione la città è parata a festa; gli alberghi sono strapieni di persone venute da tutta Italia e anche dall'estero per partecipare ai festeggiamenti organizzati, nella circostanza, dal comune. Deputati e senatori, dal canto loro, alloggiano, in attesa della cerimonia, negli alberghi Roma, Rossini ed Europa. Il re è arrivato il giorno 21, acclamato da una gran folla. La mattina del 27 la gente si accalca davanti a Montecitorio aspettando l'arrivo delle personalità. Gli invitati sono molti, assiepati davanti alle porte d'accesso alle tribune. Alle 10, quando queste vengono aperte, il pubblico irrompe ed occupa tutta la parte alta dell'emiciclo: le signore, nei primi posti, sfoggiano le migliori toilettes, mentre gli uomini si accalcano dietro rizzandosi sulla punta dei piedi per vedere meglio. Sugli scanni dell'emiciclo, foderati di velluto azzurro, siedono i deputati ed i senatori. I rappresentanti stranieri siedono nella tribuna loro riservata.

Alle dieci e tre quarti fa il suo ingresso la principessa Margherita, accompagnata dalle dame e dai gentiluomini di corte; prende posto nella tribuna collocata a destra del trono allestito là dove di solito c'è il banco della presidenza. La sua comparsa è salutata da uno scrosciante applauso. Alle 11 entra il re, seguito dal principe Umberto, dal principe Eugenio di Savoia Carignano e da tutta la casta militare; dall'aula si levano tre lunghe salve di applausi.

Vittorio Emanuele prende posto sul trono mentre i due principi rimangono in piedi ai due lati. A questo punto il Presidente del Consiglio, Giovanni Lanza, invita i parlamentari a sedersi e, in un silenzio assoluto, il re inizia a leggere il discorso della Corona, che si apre con queste parole: "L'opera a cui consacrammo la nostra vita è compiuta". L'aula esplode in un lungo, fragoroso applauso, che si ripete più volte durante il discorso sottolineandone i passi più significativi.

Il tono che ispira le parole del sovrano è quello di un appello alla concordia nazionale: egli esprime l'auspicio che le forze politiche -la Destra e la Sinistra- rendano meno aspri i loro contrasti e si sforzino di lavorare in funzione dello sviluppo della nazione. Vittorio Emanuele tocca, nel suo intervento, anche il tasto delicato dei rapporti tra Stato e Chiesa, ancora molto dolente poco più che un anno dopo  l'atto di forza compiuto con la presa di Roma. Il tono del monarca è conciliante, anche se non esce dal generico, limitandosi a garantire l'integrità delle istituzioni religiose che fanno parte del governo della Chiesa universale.

Applausi entusiastici salutano la fine del discorso. Dopodichè Vittorio Emanuele lascia il Parlamento e riprende la via del Quirinale in una carrozza di gala scortata da corazzieri e da membri della Guardia nazionale a cavallo.

La cerimonia dell'innaugurazione della nuova sede del Parlamento si trasforma per la capitale in una bella festa popolare. Per tutto il giorno le strade del centro sono invase dalla gente e ad esse si mescolano volentieri gli stessi deputati e senatori. Le luminarie in via del Corso, via di Ripetta e piazza del Popolo fanno un effetto suggestivo. Un episodio accade, quel giorno, che accende la fantasia dei romani; l'atmosfera quel 27 novembre, è tanto limpida, il cielo così terso che si può vedere la "stella" Venere brillare intensamente. Dal fatto si traggono ottimi auspici per le sorti dell'Italia.  

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Vittorio Emanuele aveva precedentemente visitato Roma il 31 dicembre 1870 che trovò  allagata a causa dello straripamento del Tevere. Delle intemperie e dei danni che le  piogge provocano i papalini danno la loro particolare e interessata interpretazione attribuendo le sciagure alla "collera divina" non ancora placata dal "sacrilego" atto del  29 Settembre precedente.

Provincie siciliane. Saranno elettivi gli organi amministrativi

 

 Dopo vari rinvii disposti negli ultimi dieci anni dall’Ars, la Giunta Regionale  ha fissato la data per eleggere organi di governo delle "province": si andrà alle urne il 22 gennaio. Si tratta tuttavia di consultazioni di “secondo livello” per eleggere i Consigli metropolitani (a Palermo, Catania e Messina), i presidenti e i Consigli dei Liberi consorzi comunali (ad Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani). Il corpo elettorale sarà rappresentato dai sindaci e dai consiglieri comunali in carica in ciascun singolo ente locale. Si vota, in un solo giorno, dalle 8 alle 22, mentre le operazioni di scrutinio avranno inizio il giorno successivo dalle 8.





 

Avvenne così. Storia, politica, vicende e riflessioni alla luce di oggi

 

Capita, senza intenzione di doverci imbattere in libri che trattano di Contessa Entellina, di venire a conoscenza di spaccati di "storia locale" poco esaltanti; di cui però la narrativa locale mai  si è occupata, se non attraverso il classico testo di Anton Blok, studioso olandese.
Esiste una storia di Contessa Entellina su cui mai nessuno si è proposto di scavare. Eppure gli anziani locali dei decenni andati hanno narrato qualcosa, ma lo hanno sempre fatto a bassa voce.

Su uno scritto di Giulio Quintavalli per la presentazione del libro  "Da sbirro a investigatore" leggiamo  di un episodio anti-brigantaggio risalente al 1916, condotto dalle forze dell'ordine, in territorio di Contessa Entellina.
Riportiamo qui di seguito la parte di testo che attiene alla vicenda antibrigantagio sul territorio di Contessa Entellina.

... Proprio sull’Isola il Governo voleva puntare per incrementare l’allevamento; per questo nella primavera del ’16 il governo corse ai ripari ristrutturando il servizio contro l’abigeato con nuove norme, uomini e servizi, che affidò ad Augusto Battioni, esperto Ispettore di P.S.. Egli ristrutturò completamente il Servizio squadriglia con nuove forze – mille tra poliziotti e carabinieri a cavallo in borghese – che, distinti per zone con itinerari stabiliti, sotto precise norme, batteva ininterrottamente il terreno per stanare la criminalità abigeataria, che Battioni (a buon ragione) riteneva appartenere allo stesso circuito delinquenziale di disertori e renitenti alla leva. In pratica, i boss mafiosi stavano puntando sull’intreccio tra abigeato e diserzione per ingrossare le fila dei propri picciotti e rimpinguare i loschi affari.

Le quasi 200 squadriglie di poliziotti e carabinieri sostennero numerosi conflitti a fuoco e catturarono centinaia di disertori.
Durante un servizio di squadriglia il 18 ottobre 1916 nel territorio di Contessa Entellina (Palermo) mirato a stanare un’agguerrita banda che, da mesi, stava imperversando le genti locali, la squadriglia del delegato Ettore Messana composta dagli «agenti scelti» brigadiere g.c. Giuseppe Stabile, guardia scelta Sante Castelluzzo, guardia Launeri, Rumè, Scivè, Ferraro, Monaco e Sponsale (già distintasi per la cattura di pericolosi abigeatari tanto che alcuni suoi elementi erano stati precedentemente decorati al valor militare), avvistò verso le ore 12 nella strada che da S. Margherita conduceva a Contessa quattro individui a cavallo armati di fucili, diretti verso l’abitato. I poliziotti accertavano con un binocolo che i quattro, accortisi della loro presenza, stavano seguendo i propri spostamenti; improvvisamente i quattro si allontanavano al galoppo verso l’ex Feudo Costiera. La squadriglia gettava a terra la zavorra (bisacce, coperte, cibo, cartine, ordini di servizio, fotografie dei ricercati, binocoli, lampade a olio…) per inseguirli. Dopo un breve inseguimento, appena giunta nei pressi della collina del feudo, i quattro in fuga si dirigevano verso un feudo confinante, possibile via di fuga.

Appostatisi a terra con le armi in pugno e riparati da alcuni massi, i banditi scaricarono i fucili sui poliziotti colpendo Stabile a una gamba.
Gli agenti, colti di sorpresa, persero attimi preziosi e Castelluzzo, trovandosi in posizione avanzata, sebbene smontato da cavallo, restava esamine crivellato da una seconda scarica.

Stabile, benché con l’arteria femorale recisa, esplodeva quattro colpi mentre gli altri poliziotti, protetti dalle asperità del terreno, rispondevano al fuoco provocando la fuga dei delinquenti.
I poliziotti rimasti illesi trovavano lo Stabile esamine e trasportavano Castelluzzo in ospedale a Palermo, dove decedeva dopo due giorni.

La motivazione della medaglia d’argento al Valor Militare attribuita ai due poliziotti: “inseguiva animosamente quattro malfattori armati e, raggiuntili, sosteneva con essi vivo conflitto a fuoco, durante il quale, dopo aver dato prova di coraggio, cadeva vittima del proprio dovere.” (r. d. 22 agosto 1917).

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Per chi fosse interessato suggeriamo di leggere altre pagine dedicate al banditismo in territorio di Contessa: un episodio del 1904 la cui prima pagina si trova pigiando qui.

Piccole, grandi Riflessioni

 Il mandante

Quando c'è un delitto di mafia, la prima corona che arriva è quella del mandante.

Carlo Alberto Dalla Chiesa

generale e prefetto

1920 -1982

venerdì 26 novembre 2021

Variante Omicron. E spunta un nuovo spettro.

 Sono 809 i casi di contagio al Covid registrati in Sicilia nelle 24 ore. Ieri i positivi erano statu 655. Il tasso di positività sale al 3% ma ieri era al 2,3%. La Sicilia è al settimo posto per contagi. 

La nuova mutazione, che ha messo in allerta l'Europa e non solo, è stata identificata in Sudafrica e ha 32 mutazioni della proteina Spike che potrebbero teoricamente aumentarne la trasmissibilità e la capacità di eludere gli anticorpi: denominata B.1.1.529 è stata osservata nei giorni scorsi e fino a ieri era classificata tra le varianti da monitorare

I positivi attuali in Sicilia sono 11.239 con una diminuzione di 65 casi. I guariti sono 868 mentre le vittime sono sei e portano il totale dei decessi a 7.179. 

 Sul fronte ospedaliero sono 371 i ricoverati, con cinque in meno rispetto a ieri. In Terapia intensiva sono 43, due in più rispetto a ieri.

 E -come se non bastasse-  in questo contesto spunta la variante del Covid che arriva dal Sud Africa, di cui la scienza non sa -allo stato attuale- nulla (Omicron) e di fronte a cui i vaccini di cui disponiamo sono inoffensivo.

Contessa Entellina. Lunedì prossimi 29 novembre seduta consiliare

 


 Il Consiglio Comunale di Contessa Entellina è stato convocato per lunedì 29 Novembre alle 19,30 per trattare una interrogazione che arriva dai banchi della minoranza circa la disponibilità di atti e credenziali di accesso ad applicativi dell'Ente. L'Amministrazione da parte sua proporrà all'ogano consiliare una variazione di bilancio.


Periferie e carenze. I finanziamenti per rinascere sono per tutti, soprattutto per le aree che sanno immaginare cosa farne

 Gli Enti Locali hanno -sulla carta- tante possibilità di attingere finanziamenti per migliorare lo stile di vita dei propri cittadini. Possono utilizzare finanziamenti regionali, nazionali ed europei, avvalersi dell’Agenda Urbana, del Recovery Fund del PNRR e altri ancora.  Leggendo i giornali e le riviste specializzate sembrerebbe  che le risorse siano lì pronte per essere utilizzate. 

 Però, però senza le attività preparatorie-programmatiche, qualsiasi finanziamento -per quanto generoso possa essere- non arriverà mai dall'alto. Come dicevano qualche decennio fà i nostri anziani, non esiste la possibilità di dire "Piru cadimi mmucca". Esistono Enti Locali ufficialmente dichiarati "in dissesto" e questi hanno strincenti vincoli da osservare e sono, in partenza, destinati a perdere parecchie opportunità.

Nei conmuni di periferia mancano quasi sempre le professionalità che sappiano leggere le gazzette ufficciali per poi riuscire a mettere su carta un progetto. Le Università e i tanti organismi di ricerca che potrebbero sviluppare idee in partenariato in genere sono disponibili ad impegnarsi con realtà di media grandezza piuttosto che con quelle piccole che stentano persino a coordinarsi.

Esistono piccole realtà che comunque si stanno attrezzando e stanno facendo, come mi racconta un amico, i compiti a casa. Il che sta a significare che si prova ad attivare progetti di Valorizzazione e consolidamento del peso territoriale più ampi in partenariato con altre realtà limitrofe, come dire che "l'unione fa la forza".

 Le sinergie puntano allo sviluppo economico e ad innescare processi virtuosi che incrementino l’occupazione e migliorino, in maniera duratura, la qualità di vita delle comunità locali di periferia, sperimentando nuove soluzioni e modalità di gestione del territorio. Il tutto mira a rendere competitivo il sistema dei comuni e, quindi, attrattivo (in questa nuova situazione) anche per il raggio di azione delle Università. Nel contesto di più ampio raggio di azione sia le Università che gli Enti di Ricerca sono infatti disponibili a svolgere il ruolo di capofila.

(Segue)

Stato di emergenza. Pure Contessa E. rientra nello "stato di emergenza" causato dalle forti piogge

  In conseguenza delle forti piogge delle ultime settimane e dei consistenti danni al sistema viario e di collegamento territoriale, la Regione Sicilia ha dichiarato lo stato di calamità in gran parte dei comuni dell'Isola. 

Ponte di accesso in
contrada Badessa,
Contessa Entellina.

  Riportiamo qui di seguito  l'elenco dei territori della sola provincia di Palermo, fra cui è compreso quello di Contessa Entellina.

Belmonte Mezzagno, Bisacquino, Caccamo, Castronovo di Sicilia, Contessa Entellina, Isnello, Lercara Friddi, Montemaggiore Belsito, Polizzi Generosa, Roccapalumba,  Sciara, Scillato, Termini Imerese, Trappeto, Vallelunga.

Numerosi i comuni dell'agrigentino inclusi nel provvedimento: Agrigento, Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Camastra, Cammarata, Canicatti, Cattolica Eraclea, Cianciana, Grotte, Licata, Menfi, Montevago, Naro, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Realmonte, Ribera, Sambuca di Sicilia, Santo Stefano Quisquina, Sant’Angelo Muxaro, San Biagio Platani, San Giovanni Gemini, Sciacca, Siculiana, Villafranca Sicula.

Nuovi controlli. Si attende però la pubblicazione della Gazzetta Ufficiale

 Il 6 dicembre entreranno in vigore le nuove norme anti-Covid e le conseguenti nuove regole per turisti sia stranieri che italiani, per l'accesso ai centri commerciali che sarà comunque consentito anche ai non vaccinati, e per le modalità di controlli a campione su bus e metropolitane.

Fermo restando che nei prossimi giorni arriveranno più puntuali indicazioni, può sin da adesso asserire che:

-) Chi ha già il pass perché vaccinato o guarito dal Covid godrà del cosidetto "pass rafforzato". Non cambierà il Qr Code ma sarà disponibile un nuovo sistema di lettura, da utilizzare nelle situazioni in cui è richiesto il super pass, che riconoscerà come validi solo i certificati rilasciati ai vaccinati e ai guariti. 

-) Chi si servirà dei tamponi non dovrebbe subire intromissione nella privacy, pertanto chi effettua i controlli non conoscerà le scelte dei cittadini in materia sanitaria. Il Garante ha assicurato che vanno evitate «discriminazioni in base alle scelte vaccinali» e la necessità che sia sempre garantita «la riservatezza» in merito alle «scelte da ciascuno compiute in ordine alla profilassi vaccinale». 

-) Con la terza dose, la validità del pass si aggiornerà e ripartiranno i 9 mesi. 

-) Il pass base servità invece a chi avrà l'esito negativo del tampone antigenico o molecolare; il primo darà diritto ad un certificato valido per 48 ore, il secondo per 72 ore.

TURISTI E ALBERGHI -  Varranno per i turisti stranieri le stesse regole che dovranno rispettare gli italiani: chi non è vaccinato potrà entrare in Italia e soggiornare in albergo con il tampone ma non potrà andare in cinema, musei e ristoranti al chiuso.

RISTORANTI, DISCOTECHE E STADI 

==Per i ristoranti il decreto prevede che all’aperto si potrà accedere senza il pass in zona bianca e gialla; al chiuso invece sarà sempre necessario il super pass.  I controlli, saranno a campione: i prefetti organizzeranno verifiche pianificate, soprattutto nelle zone della movida, e controlli a sorpresa. 

==Per le discoteche e stadi: fin dalla zona bianca potranno entrare solo i possessori del pass rafforzato. 

==SPORT - In zona bianca e gialla si potrà accedere con il pass 'base a palestre e piscine, mentre nella zona arancione si entra solo con quello rafforzato. Stesso discorso per andare a giocare a calcetto o tennis nei circoli sportivi, dove però servirà il pass base per entrare negli spogliatoi. 

NEGOZI E CENTRI COMMERCIALI - Restano valide le misure attuali: nessun obbligo di esibire il pass e obbligo di mascherina. Dunque chi non si vaccina potrà entrare in un qualunque negozio o andare nei centri commerciali. 

BUS E METROPOLITANE - Bisognerà avere il pass base. Come si faranno i controlli e chi li farà? Saranno svolti a campione dalle forze di polizia, nelle stazioni della metro e alle fermate del bus.