Secondo Pietro Busetta, economista, statistico, in Sicilia servono un milione di posti di lavoro per tirarla fuori dalla condizione di sottosviluppo. Servirebbero investimenti da attrarre da fuori, ma la politica sembra che si adoperi per cacciare via quelli locali.
Il professore dice: “ L’Isola va verso una morte lenta ed inesorabile! Con una classe dominante estrattiva …” Estrattiva ? “ Si. Le classi dirigenti, ancora dominanti, che pensano solo ad estrarre risorse per se stessi e i propri adepti. Il resto…”,
Il resto ? “E’ l’emigrante disperato senza speranza di futuro tanto da frequentare la magistrale fuori dall’isola per prepararsi a lavorare altrove!
Come se ne esce ? “Per rompere tale meccanismo è necessario un intervento esterno che spesso non è nemmeno quello dello Stato complice anche esso di un accordo scellerato tra centro e periferia..”
E allora ? “Forse l’Unione europea con procedure di infrazione rispetto al mancato raggiungimento di alcuni parametri di riequilibrio può fare il miracolo. “
Ma chi porta avanti tali esigenze? “Qui siamo al tema dell’autonomia differenziata. Se questa dovesse passare con le caratteristiche delle richieste venete, allora si deve far riflettere se non conviene al Mezzogiorno diventare una nazione autonoma ed indipendente all’interno dell’Unione senza revanscismi neo borbonici ..”.
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