Il pensiero, i numerosissimi testi e l'opera umana di Pavel Aleksandrovič Florenskij ha da sempre incuriosito il Blog, ed ovviamente il curatore di esso. E' stato nel primo Novecento un filosofo, matematico, fisico, teologo, presbitero della Chesa russa e moltissiime altre cose che con l'intelletto umano hanno a che fare.
Nel 1933 venne arrestato dalla polizia staliniana, rinchiuso nel famigerato "gulag" delle isole Solovki, e quindi fucilato l'8 dicembre 1937, a poca distanza da Leningrado.
"Il Leonardo da Vinci russo" -come frequentemente viene definito- nei suoi oltre cento ed ancora ed ancora altri cento libri, relazioni e documenti scritti pervenutici e che via via dalla caduta del comunismo vengono pubblicati in Russia e subito tradotti in più lngue mostrano come egli con linguaggio essenziale e privo di tecnicismi riesca a descrivere la complessità della vita, la drammaticità dell'esistere e le ferite della storia.
Fu in anni non sospetti antesignano dell'ecumenismo e del dialogo religioso, in una Chiesa, quella russa, ed in un tempo, il primo Novecento, che aperturisti proprio non sono stati.
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