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lunedì 23 aprile 2018

Nulla oggi può stupirci (1)

L'ITALIA DI OGGI

1) In Italia è capitato nell'odierno ormai terzo millennio  che un "non-partito" abbia un proprietario che guadagna, vive ed opera con le rimesse di alcune centinaia di parlamentari, tenuti -a pena di espulsione- ad usare la sua piattaforma (di proprietà) e di versare alcune centinaia di euro mensili per l'uso della piattaforma medesima. 

2) Gente che si dichiara di Sinistra (oggi che la Sinistra ha appena una manciata di voti in Parlamento) ritiene che il "partito di proprietà privata" porta avanti pure idee di Sinistra.
Per capire l'idiozia in cui ci troviamo in IItalia basta pigliare un volumetto di Storia Patria ed accorgersi che singoli punti del programma del fascismo storico ed odierno erano e sono in sintonia con i fondamentali punti della Sinistra democratica e persino della Sinistra più radicale. 
Ma nessun uomo della Sinistra di quegli anni e della Siinistra odierna ha perso la testa ed il senso della distinzione.  

RIFLESSIONI ATTINTE A CASO
CHI USA IL PENSIERO CRITICO  ?

Avere un atteggiamento critico è difficile perchè va contro il senso 

comune, ed è anche faticoso perchè richiede la ricerca e la valutazione di prove.


L'atteggiamento critico è una minaccia per l'Ego e richiede umiltà intellettuale.
Però esso è necessario se si vuole migliorare il modo con cui si attribuisce credibilità ad una persona, a una fonte informativa o a un messaggio, infatti la credibilità è influenzata dalla qualità dell'atteggiamento critico del ricevente.

La messa a fuoco: di fronte a un problema o a differenti informazioni, il pensiero critico agisce ricercandone la direzione, selezionando le idee pertinenti e focalizzando i punti chiave (ciò concerne la messa a fuoco.

La capacità di scavare a fondo: andare in profondità del problema o delle informazioni che ci sono fornite significa invece essere in grado di farsi domande a spettro completo, fare delle connessioni e considerare diverse prospettive.

Il pensiero critico per essere messo in moto non risponde al bisogno di trovare una soluzione il più in fretta possibile perchè la scadenza sta arrivando, ma esso ha una natura dialogica che necessita di un interlocutore che può essere rappresentato dalla propria voce interna o da un compagno di discussione, un amico vero (roba scarsa ai nostri giorni). 
In questo contesto l'esperienza comune vive il pensiero critico il cui “sbocco” è sempre il desiderio di confrontarsi con gli altri.

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