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lunedì 4 agosto 2014

Contessa Entellina. C'è silenzio per le strade del paese

Mi viene detto che la popolazione residente, quella iscritta all'Anagrafe, è di poco superiore a 1800 unità. Sarà vero ! 
I residenti effettivi sicuramente sono parecchi di meno. Alcuni vivono a Palermo, o altrove, ed ancora non si decidono a recidere il legame col paese, infatti.
Nella strada dove abita mia madre molti anni fa vivevano 12 famiglie, adesso la strada è disabitata e vi vivono tre famiglie. Per famiglia intendo una o due persone. Il ricordo lontano invece conteggiava cinque/sei componenti per ciascuna famiglia.
Ecco perchè c'è silenzio per le strade di Contessa Entellina.
Tanti, tantissimi, sono andati via. Ancora negli ultimi tre/quattro anni i giovani, i giovanissimi, che conoscevo non ci sono più; sono andati via.

So di chi è andato in Nord Italia, in Germania, a Londra. Sapevo che alcuni possedevano un diploma di scuola superiore, pure la laurea.
I genitori hanno fatto sacrifici, hanno speso risorse finanziarie e adesso quei giovani lavorano per accrescere il PIL della Germania, della Gran Bretagna.
La crisi cominciata con la finanza allegra dei Berlusconi, D'Alema e Prodi ha cambiato l'Italia, ha cambiato ancora una volta Contessa Entellina che con l'emigrazione ha una familiarità cominciata nella prima metà dell'Ottocento, primo comune in assoluto in Sicilia.
E' inutile arrovellarsi. 
La crisi partita dagli Stati Uniti di Obama (nessuno ricorda questa circostanza !) ha investito tutto l'Occidente, però ci sono paesi che hanno saputo reagire, la Germania per esempio, e paesi come l'Italia di Berlusconi, D'Alema e Prodi che quando dovevano curare le malattie del sistema riuscivano a trovare, beati loro, tesoretti da distribuire in forme clientelari per affrontare le campagne elettorali dei rispettivi partiti. 
Questi personaggi sono ancora in corsa chi per un posticino in Europa (D'Alema), chi per il Quirinale (Prodi) e chi per un seggio in Parlamento (Berlusconi). 
Incredibile, ma ancora realizzabile nell'Italia dei nostri giorni.

Ma torniamo al silenzio delle strade di Contessa Entellina.
I nostri giovani diplomati o laureati vanno via, prendono un volo low cost e vanno a Londra, Berlino, Parigi ... a cercare lavoro.

Mi dicono di taluni che per risparmiare si appoggiano presso parenti o presso un Bed & Breakfast, e alloggiarvi qualche settimana.
Sono disposti a svolgere qualsiasi impiego, dal cameriere all'autista. I primi mesi servono infatti per imparare la lingua del luogo. 
Dopo alcuni mesi arriverà un impiego più remunerativo e col diritto a tutti gli istituti contrattuali. 
La forza dei nostri giovani a resistere alle difficoltà è grande. Sanno di essere lontani dalla famiglia, dalla cultura di origine, dal tanto strombazzato mondo dei diritti italiani della Camusso, che ancora non si capacita del regime liberista istaurato da Berlusconi, D'Alema e Prodi.

I nostri giovani si ambientano facilmente ? 
Pare di si. L'Italia per loro è stata matrigna, quindi coltivano l'astio verso i politicanti del paese d'origine.
Il tempo passerà, incontreranno l'amore in quelle terre e faranno crescere lì i loro figli. 
Questi processi sociali hanno coinvolto da due secoli migliaia e migliaia di contessioti, da prima in Louisiania e dopo in Germania, in Svizzera etc. 

L'Italia ha fatto a meno di milioni di suoi figli negli ultimi due secoli. Adesso fa pure a meno di migliaia di suoi figli già educati, laureati e pronti ad assumere posti di responsabilità.

Si, i giovani torneranno da Londra, Parigi e Berlino solo per brevi periodi di vacanza; per rivedere i loro genitori e per assaggiare i piatti della cucina siciliana che da lì, dall'estero, hanno alimentato la memoria della casa nativa.

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