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domenica 17 agosto 2014

Parlamentari italiani e la strage delle minoranze irachene da “... approfondire con calma e rispetto (..)”

Nel Nord Iraq si sta ripetendo ad un secolo di distanza una storia già nota. 
Nel 1915 avvenne, come ricordano alcuni testi di Storia contemporanea,  il genocidio del popolo armeno mentre le donne venivano vendute come schiave, o costrette con i loro figli a marce nel deserto verso la morte per fame e sete.

Nel 1915 da quelle parte il dominio forte era quello dei turchi ottomani i quali non potevano tollerare che permanesse lì una presenza forte di cristiani-armeni; e fu strage. Pare che non meno di un milione e mezzo di cristiani furono sterminati per creare spazio a chi cristiano non era.
Allora i paesi europei si girarono dall'altro lato poichè i rapporti economici e politici con l'Impero ottomano erano più interessanti che occuparsi di questioni umanitarie.
Allora come oggi le vittime furono le donne ed i bambini perchè gli uomini erano stati assassinati nei tentativi di resistenza. 

Adesso nel 2014 lo scenario è quasi identico. Di fronte al fondamentalismo  l’occidente, come nel 1915, sta a guardare e si interroga se fornire aiuti umanitari, tra forti dose di indifferenza e di impotenza. 
Come mai ? 
Agli Usa interessava qualche anno fa il petrolio di Gheddafi e non certo la sabbia del Nord Iraq. Agli Usa -inoltre-  interessa includere l'Ucraina fra i paesi Nato per postare i missili sotto le mura del Cremlino non di certo salvare alcune centinaia di migliaia di esseri umani "inutili", in quanto minoranze senza influenza nella regione Medio orientale.

Sono solo gli Usa a sorprendere ? 
No, esistono le stonature di poveri diavoli divenuti parlamentari di Montecitorio.
 “(..) Fenomeni radicali come l’ISIS sarebbero da approfondire con calma e rispetto (..)”. Simili sciocchezze, in un’intervista a La Stampa, ha osato pronunciarle un “cittadino” che -viene detto- è capogruppo M5S alla commissione Esteri alla Camera.
Costui, deputato della Repubblica Italiana, sarebbe bene che andasse a vivere un pò di tempo con i Jihadisti, coloro che hanno imposto la Sharia e si dedicano al massacro sistematico di cristiani e minoranze religiose ed etniche, allo scopo di prendere contatti magari con il califfo Al Baghdadi e ragionare con lui con “calma e rispetto” sulle supposte ragioni dell’ISIS. 
La Camera dei Deputati paga -come è noto- oltre che il biglietto di andata anche quello di ritorno ai parlamentari. 
Chissà se dopo aver dialogato "con calma e rispetto" costui tornerà per esternare altre sciocchezze.

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