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domenica 1 dicembre 2013

La crisi agli italiani e il benessere ai politicanti

Il  costo totale della politica in Italia ascende a 2,5 miliardi: - - 0,5 miliardi sono gli emolumenti a deputati, senatori e consiglieri regionali e provinciali (ciò che guadagnano effettivamente, senza dover presentare ricevute) - - altri 200  mln per rimborsi spese, contributi ai gruppi etc. - - quasi 400 mln per pensioni  a  deputati, senatori e consiglieri regionali - - 1 miliardo per remunerazioni e pensioni del personale - - La remunerazione annuale di un deputato è di 240.000 euro lordi, di cui circa 200.000 “intascabili” senza documentazione né ricevute - - La remunerazione  media di un consigliere regionale è di 200.000 euro lordi - - La remunerazione media di un consigliere provinciale è di circa poco più di 17.000 euro lordi Si noti che le spese del Senato, che ha esattamente la metà dei membri della Camera, sono circa la metà delle spese della Camera, e con una struttura simile. Per Camera e Senato i problemi e le soluzioni sono dunque gli stessi.  Riguardo ai consigli regionali, un’obiezione frequente è che le spese diminuiranno molto nel 2013, grazie ai risparmi decisi dal governo Monti. In realtà, i risparmi riguardano in gran parte gli emolumenti ai consiglieri, e sono minori di quanto pubblicizzato. Infatti, il  governo Monti ha imposto qualcosa di simile a un tetto massimo ai compensi e rimborsi dei consiglieri, ma tutte le regioni hanno ridotto l’indennità (tassabile) e hanno aumentato il “Rimborso per esercizio mandato consiliare”, a forfait, di fatto un reddito non tassabile. Di conseguenza, in alcune regioni il reddito netto percepito da un consigliere è aumentato nel 2013! (su questo argomento torneremo in una puntata successiva)

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