Dal punto di vista cultural-religioso gli albanesi somigliano agli
arbëresh ?
No. Questa è una distinzione marcata. Gli arbëresh sono venuti in Italia per evitare di cadere sotto il dominio turco; non sappiamo (almeno a noi non è capitato alcuno studio socio-economico del XV secolo) se congiuntamente all'apprensione nei confronti di un nuovo dominatore straniero fosse abbinato un movente economico, di crisi del modo di produzione locale.

Perché è accaduto ?
Alcuni ci rispondono: "perché il ceto sociale culturalmente dominante, dal clero ai gruppi dirigenti laici, è emigrato, è venuto in Italia".
Noi non abbiamo elementi per inoltrarci su questi sentieri. Se qualche lettore avesse punti di vista in proposito sarebbe il ben venuto nel Blog e gli saremmo grati.
Fino al XV secolo il paese era a forte caratterizzazione cristiana, ortodossa naturalmente. Nella zona costiera settentrionale da qualche tempo erano arrivati i veneziani ed avevano imposto vescovi e clero latino-romano.
Va detto che la fede mussulmana degli albanesi è assolutamente priva di settarismo, o peggio fondamentalismo. E se vogliamo essere più dettagliati possiamo asserire che gli oltre cinquant'anni di regime comunista del dopoguerra hanno anestetizzato il paese sul versante religioso; e non solo i mussulmani ma anche i cristiani.
Oggi è veramente facile dire che la religione prevalente in Albania è l'indifferenza, o se si vuole, il culto immaginario dei modelli di vita (l'apparenza) trasmessi dalle televisioni occidentali. Una religione inesistente quindi, perché i modelli delle telenovele di Canale5 o della Rai non rispecchiano nessuna realtà, se non la cerchia ristretta del mondo del privilegio. Non rispecchiano di certo l'Italia, o la Francia, o altri paesi.
I cristiani, in gran parte, sono tali sulla base della memoria lasciata loro dai nonni e/o dai genitori. Al crollo del comunismo erano rimasti in Albania non più di sei sacerdoti, per di più ottantenni e reclusi nelle carceri, per giunta.
Di quel circa 30 per cento di popolazione che si dice, per memoria degli avi, cristiana la maggior parte è ortodossa.
Per ricostruire le file del clero (inesistente) è stato inviato dal Patriarcato di Costantinopoli immediatamente dopo il crollo del regime un folto gruppo di sacerdoti greci; la cosa non è stata molto azzeccata. Gli Albanesi, come gli arbëresh, sono infatti molto orgogliosi, e soprattutto con Greci e Serbi non hanno una simpatia elevata.

La Chiesa Ortodossa d'Albania nella fase di ri-avvio ha fruito del sostegno delle comunità albanesi sparse nel mondo (Usa, soprattutto). Le chiese, ciò che di esse è rimasto sotto il regime comunista, sono state ripristinate in spirito comunitario e con apporto collettivo.
La Chiesa cattolica è presente massicciamente in tutta l'Albania con sacerdoti prevalentemente occidentali e congregazioni italiane (dai gesuiti alle suore basiliane di Santa Macrina, le suore che fino a qualche decennio fà avevano una casa pure a Contessa).
Sia cattolici che ortodossi oggi cominciano a contare su una discreta base di sacerdoti locali.
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