Viaggio in Sicilia

Riflessioni occasionali

 Grazie alla felice intuizione di Nino Montalbano e alla perfetta professionalità di Anna Fucarino, capita frequentemente di vedere nello spiazzo Greco gruppi di persone che, si capisce immediatamente, sono americani, magari provenienti dalla Louisiania. Si tratta di discendenti di quell'ondata migratoria iniziata nell'immediato post-Unità d'Italia al seguito dei "Vaccaro" e interrottasi per ragioni politiche nella prima metà degli anni venti del Novecento, non per ragioni socio-politiche, ma per motivazioni nazionalistiche, tutte inventate dal Fascismo.

 I Vaccaro, ne abbiamo trattato parecchio tempo fa sul Blog, sono stati pionieri contessioti, garibaldini della prima ora, che intuirono subito che il processo unitario politico dell'Italia non significava nulla sul piano socio-economico. Al seguito di un primo consistente gruppo di contessioti essi lasciarono l'Isola dopo breve tempo dalla epopea garibaldina a cui avevano consistentemente contribuito partecipando allo scontro di Ponte Ammiraglio. In seguito, lungo tutta la seconda metà dell'Ottocento e fino agli anni venti del Novecento, i contessioti non trovarono altra via d'uscita per il buon vivere ed il prosperare dignitosamente se non quello di emigrare a gruppi familiari, richiamati da precedenti gruppi familiari o amicali, in America. Il flusso si interruppe perchè il Fascismo ritenne che il benessere sarebbe arrivato semplicemente puntando sull'orgoglio nazionalista e invadendo l'Abissinnia, o ancora partecipando alla guerra a fianco di Hitler. Non fu così, lo dimostrò la circostanza che l'Italia del dopo-guerra, messo da parte il Fascismo, si aprì -per conseguire almeno la soglia del discreto vivere dei suoi cittadini- a tutte le iniziative dell'area europee che implicavano l'accoglienza di manod'opera e di ingegni pronti ad emigrare. Francia, Germania, Gran Bretagna, Belgio .. e Australia furono la nuova destinazione migratoria dell'Italia ormai spogliatasi dall'inconcludente e guerrafondaio Fascismo.

 Gli americani di origine contessiota, prevalentemente sono discendenti dell'ondata iniziata dai Vaccaro e vengono a visitare il paese di origine per gruppi familiari o con comitive e viaggi organizzati e appaiono vogliosi della metafora del viaggio. Essi desiderano conoscere l'altro, la radice e  si mostrano desiderosi di riuscire a riconoscere se stessi sulla base dei racconti dei loro genitori, nonni e bisnonni. Alcuni, forse chi fra essi ama la Storia, riesce nelle narrazioni di Anna e Nino a riaffermare un'identità scontatamente smarrita.

 Per quanto è dato ricordare dalle esperienze personali di chi scrive queste righe in seguito agli incontri e racconti di parenti e non, coloro che arrivano dagli Usa generalmente possiedono una straripante individualità della loro condizione, e pur restando affascinati della scoperta della terra degli avi, solo raramente si piegano a capire le complesse ragioni che la Storia di oltre un secolo e mezzo ha divaricato. 

  In Sicilia i visitatori trovano per lo più quello che credevano di voler trovare secondo la loro personale formazione, i loro desideri, e le inclinazioni dei giorni che noi stiamo vivendo.