Il Baiulo=
Governatore
Nel corso delle ricerche condotte negli archivi palermitani al fine di poter cogliere cosa ci fosse sul territorio prima che Contessa Entellina sorgesse e/o come sul territorio procedesse una qualche forma di vitalità, capitava di imbattermi in carteggi storicamente comunque interessanti che tratteggiavano situazioni di vita dei paesi limitrofi (Corleone…) di più antica origine, e che riportavano assetti di potere del tempo precedente il sorgere di Contessa con quadri umani di cui ho conservato alcuni appunti.
In questa pagina provo a tratteggiare la figura del baiulo. Potremmo avvicinarlo al ruolo dei sindaci dei nostri giorni con la differenza che il baiulo non veniva eletto, disponeva di poteri che oltre che amministrativi si estendevano — su mandato regio— alla giustizia e in più situazioni pure alla giustizia penale.
Il baiulo (1)
La giurisdizione feudale fu introdotta in Sicilia dai Normanni ed era rivolta, inizialmente alla sola conduzione della sfera civile a cura del “baiulo”. L’amministrazione della giustizia sui feudi divenne “regalia ed ai dritti di maestà riserbato” e però il sovrano lo affidava alle figure dei “iusticiarii”, per sua concessione.
Il baiulo rappresentava sul territorio la monarchia normanna e disponeva di una curia sua propria. La curia via via che scorse il tempo medievale la si trova ad affiancare i singoli feudatari (=il barone, figura che impareremo a meglio conoscere). Il feudatario -già in periodo normanno- tramite la sua curia conseguì il potere ed il diritto di arrestare chi nell’ambito della sua giurisdizione feudale delinquesse e di istruire la relativa causa. In pratica già in periodo normanno i feudatari diventano titolari di vaste funzioni giudiziarie che seguiranno avvalendosi di personale da loro scelto e nominato.
(Segue)
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