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venerdì 11 ottobre 2024

Clima culturale … della contemporaneità: il senso… del vivere

 Dall'integralismo cattolico a ...

L'Opera dei Congressi. La prima organizzazione generale dei militanti cattolici viene fondata nel 1874. Lo scopo fu di coordinare tutte le attività delle associazioni credenti e volgere attività anche nel campo socio-economico dove il sorgente socialismo su presupposti laici andava coinvolgendo le masse in direzione di migliori condizioni di vita. L'Opera dei Congressi si proponeva proprio di impegnarsi nel tessuto economico, creando sopratutto delle Casse di risparmio rurale, cooperative (bianche) e società di mutuo soccorso. 

Chi scrive queste righe sul finire degli anni sessanta del Novecento, fresco di studi economico-commerciali, per qualche tempo, fu invitato ad occuparsi della Cassa di mutuo soccorso locale, che era stata istituita proprio nel post Unità d'Italia sulla scia delle intenzioni iniziali della Chiesa Cattolica di contrastare l'espandersi del solidarismo socialista. Dopo alcuni mesi di svolgimento di quell'impegno, quelle forme di solidarietà ed il modestissimo capitale consolidato in circa un secolo di attività furono, con legge della Repubblica, fatte transitare nelle Casse di Risparmio a dimensioni regionali, e poi -ancora- qualche tempo dopo pure esse (le Casse di Risparmio) furono fatte incorporare dal sistema bancario generale operante in Italia.

Come erano sorte le varie organizzazioni cattoliche che operavano nel sociale, oltre a quella dell'Opera dei Congressi?

Dall'integralismo cattolico a ...

L'intero secolo XX è stato caratterizzato dalla trasformazione della Chiesa romana e dallo stesso modo di essere dei cattolici all'interno della società nazionale. Dalla guerra al modernismo, molto lentamente, la stessa struttura della Chiesa ha visto inizialmente riformare la struttura delle parrocchie, le associazioni caritative e i movimenti più vari di azione cattolica.

Nel maggio del 1891 fu promulgata l'enciclica Rerum Novarum da parte di Leone XIII che aveva posto attenzione alle condizioni delle fascie operaie e alla loro carente tutela dei diritti. Con la sua Rerum Novarum il papa manifestò interesse per le condizioni dei lavoratori e per la tutela dei lavoratori. Quel documento esortava alla creazione di società operaie, artigiane e contadine, sostanzialmente alla creazione di sindacati e strutture cattoliche che non lasciassero solo ai socialisti di occuparsi delle questioni sociali e di quelle politiche in generale. Però, quelle intenzioni non durarono molto. Nel 1903 viene eletto Papa Giuseppe Melchiorre Sarto, papa Pio X. Questi non perse tempo per allontanarsi dalla visione del predecessore e, per manifestare esplicitamente il suo avviso, coniò una frase da diffondere in tutte le strutture cattoliche: "restaurare in tutte le cose la potenza di Cristo". Frase che non lasciò spazio a nessun impegno socio economico e politico alle strutture ecclesiastiche. La ristrutturazione di Pio X porta alla modifica del breviario romano, alla revoca di quella che egli vedeva come la democratizzazione della vita religiosa. Dispose lo scioglimento di tutte le strutture a fondo sociale in qualche modo legate al Vaticano: l'Unione Popolare, l'Unione economico-sociale, l'Unione elettorale. Tutte strutture queste che -in seguito- in qualche modo e forma furono coinvolte nell'Azione Cattolica.

 Comunque il Papa proibì ai cattolici di impegnarsi in politica e nel 1904 rivolse un vero e proprio divieto di recarsi alle urne servendosi del suo "non expedit".

 Bisognerà arrivare al 1919 perchè i cattolici possano impegnarsi in un loro partito politico: il Partito Popolare. Pio X, sotto altri aspetti venne comunque ritenuto un papa riformatore e pastorale. Morì nel 1914 e poi canonizzato da Pio XII nel 1954.

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