StatCounter

giovedì 30 dicembre 2021

Una foto alla settimana: Le fiere di bestiame nella Sicilia Occidentale

Anni Cinquanta del Novecento

 E' difficile, per le generazioni giovanili più recenti, poter cogliere  la rilevanza delle manifestazioni di questo genere (delle fiere di bestiame) nel mondo di allora, in quel dopo-guerra, quando quest'angolo di Sicilia Occidentale -entro cui ricade Contessa Entellina- era esclusivamente caratterizzato in senso agro-pastorale. 

  Per secoli e sino a poco più di una cinquantina d'anni fa, l'acquisto di un capo di bestiame da parte di un piccolo allevatore o di un "contadino" costituiva un passo di fondamentale rilevanza per il futuro familiare; si trattava dell'investimento dei magri risparmi in un progetto, che avrebbe dovuto garantire la sopravvivenza dell'impresa familiare nel decennio  a venire e possibilmente anche per il successivo decennio. 
  Un ruolo rilevante aveva nelle fiere di bestiame la figura del sensale, "u senzali". Sul blog nè abbiamo ricordato varie figure locali, di Contessa Entellina, su pagine divenute lontane del Blog. Qui istantaneamente -mentre scriviamo- ci viene in mente la figura di don "Cocò Vidusa", ossia Nicola LoIacono, persona ben nota a chi scrive, e di Manale Benone; ma vi erano a Contessa  tante  altre figure di sensale, che adesso ci sfuggono.
 I mediatori, "i sensali", combinavano le compra-vendite, su percentuale del prezzo convenuto: la "senzalerìa". 
  I contadini, giunti alla fiera dei grossi centri rurali -dalle loro campagne anche distanti decine di chilometri- riuscivano a trovare in breve tempo (nell'arco della stessa mattinata della giornata) il venditore o l'acquirente della giumenta, del mulo, dell'asino o della vacca. 
 Erano  però i sensali (che frequentavano tutte le fiere dell'area occidentale della Sicilia) ad avere il polso della situazione dei prezzi correnti e ad essi i contadini acquirenti si rivolgevamo, quasi come oggi i risparmiatori si rivolgono agli agenti ed intermediatori dei prodotti finanziari. Da parte loro i "sensali", per non perdere la reputazione e con essa la clientela, dovevano obbligatoriamente essere persone corrette (anche se molto amanti della chiacchiera).

Nessun commento:

Posta un commento