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domenica 12 dicembre 2021

Maltempo in Sicilia. Ponti che crollano, strade impercorribili, dighe che non riescono a smaltire l'acqua, aeroporti che diorottano aerei

E la diga Garcia ha dato da pensare!

  La mattinata di questa domenica sembra voler rassicurare: non piove! 

  Gli ultimi due giorni hanno messo a dura prova le esili difese dalle intemperie di cui gode la nostra Regione. E' inutile riferire sulle infrastrutture viarie del territorio di Contessa Entellina, ormai sappiamo che quel poco che di tanto in tanto viene realizzato lo si costruisce, mi riferisce un amico, con la ricotta piuttosto che con solide basi di cemento armato. Non ho chiesto a cosa si riferisse, ma ho pensato che alludesse al ponte di accesso a Badessa, andato via dopo una ventina di mesi dalla realizzazione, nella contrada storica che fu dei principi di Giardinello.

Diga Garcia
Mario Francese
  E' accaduto di peggio negli ultimi due giorni in Sicilia; nei pressi di Castellamare è crollato un ponte molto più transitato e presumibilmente meglio vigilato in fase di realizzazione; si tratta del ponte Bartolomeo sulla statale 18. Strada questa statale dove si presume che ad aprire gli occhi non dovrebbero essere solamente figure di paese.

   A Marsala, nel trapanese,  per la seconda volta a distanza di una ventina di giorni sono state allagate case e terreni, e non parliamo degli alberi e cartelloni stradali divelti.

  L'aeroporto di Palermo ha fatto dirottare i voli diretti a Punta Raisi su Catania. Non riferiamo delle frane, smottamenti e dell'esondazione che hanno privileggiato l'agrigentino. 

  Da quanto accade in Sicilia ogni volta in cui la pioggia eccede la solita portata mediterranea, è inevitabile fare delle considerazioni sulla sicurezza delle nostre strade (a Contessa le definiamo trazzere) e in genere delle infrastrutture pubbliche.    La prima riflessione è che in estate (col bel tempo) non si eseguono i controlli perchè c'è troppo caldo. D'altronde per eseguire veri e seri interventi di manutenzione straordinaria bisogna fare le perizie (i progetti) e in genere i Servizi Tecnici dei comuni dicono di essere oberati da impegni.    Quando qualche comunicato degli amministratori sostiene che un progetto da una scrivania è passata ad un'altra scopriamo che ogni sosta richiede tre o quattro anni di tempo. Esageriamo ? No, perchè abbiamo annotato tutti gli annunci e le affermazioni di alcune autorità prossime della Sicilia Occidentale.

  Ed ovviamente i risultati a distanza di anni  si vedono:  strade, ponti e viadotti autostradali e non, nella maggior parte dei casi, necessitano di interventi di messa in sicurezza e di accurati controlli sulla loro conformazione strutturale. 

 A questo punto dobbiamo ammettere che non è questione di questa o quella classe dirigente. No! Le abbiamo provate tutte in Sicilia (conosciamo centro-destra e finto centro-sinistra della quarta e quinta Repubblica). E' colpa del sistema di pubblica formazione (o istruzione; insomma delle scuole): in Italia  ciò che non sappiamo fare è "il saper crescere cittadini", crescere gente con la consapevolezza che l'essere umano più che appartenere esclusivamente alla propria famiglia deve appartenere alla "comunità". E qui il discorso è troppo lungo da sviluppare e pertanto ci fermiamo.

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