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domenica 31 dicembre 2017

Hanno detto ... ...

I 5 Stelle hanno varato un nuovo statuto e un nuovo codice etico: 
--multa di 100mila euro per chi abbandona il gruppo parlamentare o consiliare (risposta alle tante defezioni che si sono registrate in questi anni); 
--incandidabilità solo per chi lede i valori, i principi o l’immagine del MoVimento 5 Stelle, a prescindere dall’esito e dagli sviluppi del procedimento penale, e non per chiunque venga raggiunto da un avviso di garanzia (e qui la mente va ai sindaci, come Virginia Raggi o Filippo Nogarin); 
--obbligo, per i parlamentari eletti nelle fila M5s di votare a favore di qualsiasi fiducia posta da un eventuale, futuro presidente del Consiglio pentastellato

EPPURE LA COSTITUZIONE PARLA CHIARO

MATTIA FELTRI, giornalista
Ma è possibile si prenda sul serio la buffonata della multa ai dissidenti? 
Su che base di legge la si esigerà? Quale giudice fuori da Paperopoli la confermerà?

ANNALISA CRUZZOCREA, giornalista

Il vincolo di mandato è incostituzionale. I 5 stelle lo sanno, ma fanno finta di non saperlo. È populismo anche questo. Le multe da 100mila euro servono a eliminare il dissenso, prima ancora che i voltagabbana. E tradiscono una visione totalitaria e antidemocratica della politica,

PAOLO BECCHI, filosofo e accademico

La democrazia dal basso arriva ora dall'alto dei cieli. Le nuove regole sono un tradimento nei confronti di Gianroberto Casaleggio.

VITTORIO ZUCCONI, giornalista

Per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana, un partito, quello del comico, ha osato dare un prezzo - 100 mila € - a un articolo fondamentale di quella Costituzione che finge di difendere. I parlamentari M5S saranno multati se applicheranno la Costituzione.

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