La Piazza di Contessa è stata fino ad un paio di decenni fa il centro, il cuore del paese.
Era il cuore -sia pure piccolo- ma palpitante di Contessa: lì c'erano i bar, attorno ad essa sorgevano le sezioni dei partiti politici, lì c'era il Circolo storico dedicato a Scanderbergh, c'erano (e fortunatamente ci sono ancora) le tabaccherie, c'erano alcuni negozietti, e lì continua ad esserci l'accesso per il Palazzo del Municipio e per la Chiesa delle Anime Sante.
Chi in questo mese appena trascorso di Novembre ha avuto occasione di transitarvi si sarà certamente accorto che dalle ore 18,oo in poi in quella che fu la piazza principale di Contessa non si vede più anima viva.
Non è che a Bisacquino o Giuliana la situazione sia migliore. No.
La Sicilia retta dai politicanti impiega tutte le risorse o quasi, e sono miliardi, in spese correnti (stipendi, assistenze, clientele, sperperi) e nulla o quasi in investimenti produttivi.
La Sicilia interna, ovviamente priva di efficienti infrastrutture, continua a svuotarsi.
La tradizionale presenza comunitaria, tipica di tutte le piazze dei centri agricoli siciliani, manca da parecchi anni a Contessa Entellina |
Le piazze in Sicilia sono dedicata nella grande maggioranza agli antichi regnanti di Casa Savoia oppure ai padri del Risorgimento; quella di Contessa ricorda il nome di Umberto I.
A prescindere del prospetto dell'ex edificio della Pescheria che vuole rievocare (senza riuscirci) lo stile romano-modernista dell'epoca fascista, il resto degli edifici, tutti ricostruiti nel periodo post-terremoto, non possiedono nulla di interessante dal punto di vista architettonico.
Ed in effetti la piazza sintetizza l'espressione architettonica e storica post-terremoto del paese.
Eppure la piazza potrebbe ancora tornare ad essere un luogo simbolo e di coagulo sociale di Contessa Entellina.
Da qualche tempo in essa è ubicato il Circolo Culturale Parrocchiale al cui interno insiste pure il museo degli attrezzi agricoli ed antropologici di un passato lontano e meno. In essa insistono i magazzini-negozi di materiale di arredo ed elettrico della ditta di Nino Schirò, la tabaccheria Di Miceli e più in là quella dei fr.lli Coscino, il bar Maniscalco, la sezione pd, ed un circolo privato.
Era atteso, e finalmente sarà inaugurata nella serata di oggi, il ritrovo-pizzeria di Francuzza, nei cui locali abbastanza ampi ed accoglienti potranno svolgersi le tipiche manifestazioni celebrative familiari, amicali e associative.
A Francuzza, a Salvatore e ai loro bravi figli auguriamo il successo della loro sperimentata e riconosciuta bravura.
Tornando alla auspicata rivitalizzazione della antica e principale piazza del Paese è ovvio che essa è legata alla politica di crescita socio economica della regione Sicilia che, lo sappiamo bene, finora -come già accennato- è stata orientata invece al parassitismo per fini clientelari e che ha fatto -peraltro- eclissare il senso di distinzione -vigente fino a qualche decennio fa- fra conduzione politica tradizionalista-conservatrice dell'isola da un lato e conduzione progressista-solidaria che avrebbe dovuto essere incarnata dalla Sinistra e che invece abbiamo scoperto che in nulla si è recentemente differenziata dalla Destra, che quasi da sempre ha governato l'isola.
Restando sempre sull'assetto urbanistico commerciale del nostro paesino è evidente che pure da noi si è verificato lo spostamento in periferia di Centri-Negozi commerciali con modalità Self-Service, come di fatto operato da di Maria Virvigli-Salvatore Verardo che comunque mantengono in via Plescia il punto vendita del panificio. Da alcuni mesi opera infatti il negozio affiliato alla catena Mio.
Nel perimetro urbano opera ancora (nella parte bassa di Via Morea) il negozio alimentare di Verardo Antonino e sempre in Via Morea, prossimo alla "Favara", opera il negozio di calzatura del nostro amico Gino Verardo. E' quest'ultimo lo storico negozio che da parecchi decenni tratta calzature e bombole di gas.
Mastro Gino, come tutti in paese lo conosciamo, ha proprio in questi giorni promosso la svendita degli articoli di calzatura e secondo quanto da noi appreso gli sconti si attestano attorno al 30%.
Concludendo la nostra rassegna intesa auspicabilmente a rivitalizzare il quartiere intorno alla piazza e con esso l'intero comparto commerciale del paese AUGURIAMO ancora a FRANCUZZA che inaugura proprio oggi la gestione nei locali di Pizzeria e intrattenimento della piazza (trasferita dalla precedente sede di Via I° Maggio), e AUGURIAMO ancora a tutti gli operatori del settore -compresi gli artigiani di cui ci occuperemo in prosieguo- di poter contribuire alla ripresa sociale dell'intera comunità cittadina.
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