Il debito pubblico italiano continua a crescere. A ottobre il debito delle amministrazioni pubbliche è stato pari a 2.289,7 miliardi di euro, in aumento di 5,8 miliardi rispetto al mese precedente.
La vita media residua del debito pubblico è scesa a 7,3 anni dai 7,4 anni del mese di settembre. E ciò sta a indicare che l'affanno a reperire risorse va diventando sempre più pesante e sintomatico di un "malato" dalle poche speranze.
Il problema vero è di tipo politico: da qualche decennio l'Italia è passata nelle mani di politicanti, uomini che non hanno amministrato mai la propria casa e che si ritrovano a "giocare" con le sorti di un intero Paese.
Si tratta di gente che non conosce il "senso dello Stato".
Nessun commento:
Posta un commento