La
pietà davanti alla morte non fa dimenticare ciò che si è stati in
vita. Le mani di Riina
sono
macchiate del sangue dei migliori uomini dello Stato e della società
civile. Non ha mai collaborato ma noi non smetteremo di cercare fino
in fondo la verità. Mai.
GIUSEPPE
COSTANZA autista
del giudice Giovanni Falcone e unico sopravvissuto alla strage di
Capaci,
"Cerchiamo
di ridimensionare la figura di questo signore. Mettiamolo
all'angolo. Non merita altro per quello che è stato e per quello che
ha fatto.
E
se ne vada in silenzio con tutti i suoi segreti".
ENZO
BIANCHI,
già priore di Bose
Più
facciamo silenzio in noi e fuori di noi più diventiamo capaci di
ascoltare e più ascoltiamo gli altri e ogni creatura che ha voce più
diventiamo capaci a parlare
ANNALISA
CHIRICO, Presidente
di Fino a prova contraria,
Riina,
il ‘capo dei capi’ di Corleone che si vantava dell’assassinio
di Falcone (‘gli
ho fatto fare la fine del tonno’),
non si è mai pentito e al compagno galeotto confidava il fastidio
per essere descritto come un ‘pupo’, un burattino, nelle mani di
forze occulte annidate dentro lo stato. Riina si è congedato da
questo mondo circondato dall’équipe di medici e infermieri che non
hanno mai smesso di prendersi cura di lui, i congiunti più stretti
lo hanno raggiunto al capezzale per l’estremo saluto. Uno stato di
diritto concede una morte pietosa anche a chi ha deciso, senza alcun
sentimento di pietà, di far cessare la vita degli altri. La
giustizia non è vendetta.
"Non
gioisco
per la sua morte, ma non posso perdonarlo. Come mi insegna la mia
religione avrei potuto concedergli il perdono se si fosse pentito, ma
da lui nessun segno di redenzione mai arrivato".
"Per
quello che è stato il suo percorso mi pare evidente che non
abbia mai mostrato segni di pentimento",
"Basta
ricordare le recenti intercettazioni in cui gioiva della morte di
Giovanni Falcone", riferendosi alle conversazioni registrate in
carcere tra Riina e un compagno di detenzione in cui il capomafia
rideva ricordando di aver fatto fare al magistrato "la fine del
tonno".
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