La trattativa sulla Riforma Pensioni tra Governo e sindacati .
Il Governo ha presentato un Piano in 7 punti, che comporta uno
stanziamento di 300 milioni di euro.
L'età pensionabile a 67 anni dal 2019, non interesserà 15 categorie di lavoratori addetti a attività usuranti, però saranno necessari 30 anni di contributi e aver svolto lavori gravosi per 7 anni negli ultimi 10 per accedere alla pensione.
I sindacati puntano ad ampliare la platea delle categorie interessate.
Il meccanismo di calcolo delle aspettative di vita, a partire dal 2021 prevederà il calcolo biennale, basato sulla media del biennio precedente (2018-2019) contro la media ancora precedente; terrà conto di eventuali riduzioni dell’aspettativa di vita che si scaleranno nel biennio successivo.
In un quadro abbastanza delicato per la Finanza Pubblica, come è sempre capitato, viene fuori la demagogia di destra, con Berlusconi: Ripeteremo ciò che facemmo nel 2001, con l’aumento delle pensioni minime per 1.835.000 pensionati. Porteremo le pensioni minime a 1.000 euro al mese. E assegneremo la stessa pensione anche alle mamme. Dopo una vita di lavoro hanno diritto a una vecchiaia serena e dignitosa.
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