L'Italia è malata:
più la gente soffre i partiti,
più ne nascono.
GIULIETTO CHIESA, giornalista e politico
LA MOSSA DEL CAVALLO
Giovedì 16 novembre, alle ore 14,30, presso la sala stampa della Camera dei Deputati, si terrà la presentazione del progetto politico “La Mossa del Cavallo”.
Il collasso delle principali forze politiche, l’incostituzionalità della legge elettorale, la crisi economica e sociale che investe lavoratori, pensionati, giovani e famiglie, sono i motivi principali per cui nasce la "Mossa del Cavallo". Ci rivolgiamo, in maniera trasversale, a tutti i cittadini che hanno partecipato al massimo momento di partecipazione democratica degli ultimi anni, il referendum costituzionale che ha sonoramente bocciato la riforma di Matteo Renzi, ma anche a chi ha disertato le urne in Sicilia.
La "Mossa del Cavallo", e, come suo primo atto, la "Lista del Popolo", nasce perché si è reso ormai indispensabile offrire uno sbocco a tutti i cittadini che non si sentono rappresentati dai partiti ma che sentono la necessità di partecipare alla vita politica per cambiare lo stato delle cose e attuare pienamente la Costituzione, svuotata e aggirata da leggi truffa.
Alla conferenza stampa parteciperò, fra gli altri, insieme a Antonio Ingroia, l’avvocato Sandro Diotallevi e il generale dei Carabinieri Nicolò Gebbia.
Per informazioni e accrediti contattare Maurizio Sansone 3386124331. Per l'accesso alla Camera dei Deputati è d'obbligo la giacca per gli uomini.
TOMMASO MONTANARI, editorialista, presidente di Libertà e giustizia
"Il Pd ha distrutto il Paese, io non voterei mai nulla di collegato a quel partito.
Mdp deve decidere se sceglie noi o loro: non si può sposare la fidanzata mentre si tratta per tornare con l'ex moglie".
"Se si vuole una lista fatta da aggregazioni di partiti, noi ci chiamiamo fuori. Se si accetta invece di partire dalla società civile, ci siamo".
E alla notizia della nascita di un altro partito di sinistra fondato da Ingroia, chiamato "La mossa del cavallo", risponde: "La madre dei partiti è sempre incinta".
MATTIA FELTRI, giornalista, scrittore
Bisognerà però riconoscere che siamo un Paese tenace. Il tenace Berlusconi oggi sarà a Porta a Porta a spiegare come ridurrà le tasse. Il tenace Fassino ha telefonato al tenace D’Alema che però intende salvare il Paese da solo, non certo col tenace Renzi, che a sua volta lo salverà ancora più da solo e ancora meglio. Il tenace Fassino in compenso ha incontrato con frutto i tenaci leader dell’Italia dei valori, ormai senza il molto tenace Di Pietro che tornerebbe anche, se solo Pd e Mdp si alleassero e dunque ciccia, malgrado la tenacia. Intanto, ieri sera, il tenace Bersani spiegava a La7 come la politica debba cambiare per cambiare l’Italia.
Non sarà sfuggito che il tenace Cirino Pomicino sta rifondando la Democrazia cristiana col tenacissimo Mastella ma senza il super tenace Ciriaco De Mita che con certa gente non si mette, ha in mente altro. Attenzione attenzione: torna anche il tenace Ingroia che oggi assieme all’iper tenace Giulietto Chiesa presenta alla Camera un nuovo movimento, si chiamerà La Mossa del Cavallo; prima mossa del cavallo: chiamare i tenaci ragazzi dei Cinque Stelle che nemmeno hanno risposto. Il più tenace di tutti, Umberto Bossi, riflette se candidarsi con Grande Nord. Arrivano segnali di tenacia da Di Maio che esattamente un anno fa diceva «non siamo né filo Usa né filo Russia» e ora dice «siamo fedeli agli Usa, non a Mosca». In chiusura, e in onore dei mille altri tenaci, citeremo giusto il genio della tenacia: Alfano. E’ in questo presepe che ci viene su alla grande il Tavecchio.
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